L’ex marito di Pamela Anderson: "Le ho pagato tutti i debiti, sono solo un vecchio sciocco"

Dopo il divorzio lampo con la diva di Baywatch, alcune fonti hanno raccontato i presunti motivi della rottura additando il produttore come manipolatore e possessivo, ma lui risponde raccontando una verità del tutto diversa

L’ex marito di Pamela Anderson: "Le ho pagato tutti i debiti, sono solo un vecchio sciocco"

Dopo aver letto su Us Weekly del presunto motivo che l’avrebbe spinto a divorziare da Pamela Anderson dopo soli 12 giorni di matrimonio, ossia la sua paura che tutto il loro rapporto si trasformasse in un circo mediatico, Jon Peters ha rilasciato a Page Six un'intervista in esclusiva in cui racconta che l’idea del matrimonio non è stata sua, ma della Anderson e che nei pochi giorni in cui sono stati marito e moglie, lui le ha pagato tutti i debiti dato che la star di "Baywatch" era in bancarotta.

Il produttore 74enne, legato a intermittenza alla Anderson da più di 30 anni, quando si conobbero ed ebbero una relazione ostacolata dalla grande differenza d’età tra i due, dopo aver vissuto altri flirt appena entrambi tornavano single dalle loro relazioni, quest’anno ha deciso di dire Sì alla proposta di Pamela di sposarsi in segreto a Malibù. Nella sua intervista, Peters afferma che, siccome l’attrice è "al verde". lui le ha pagato tutti i debiti. E a tal proposito ha commentato: "Non c'è sciocco peggiore di un vecchio sciocco", lasciando intendere che la Anderson avrebbe sfruttato il sentimento profondo che da sempre lui nutre nei suoi confronti per farsi sposare e risanare così le sue finanze in rosso.

A non andare giù al produttore sono le voci "calunniose" di una fonte che la scorsa settimana ha dichiarato a Page Six (inserto del New York Times) che lui avrebbe sposato la Anderson "per capriccio", che "a lei è bastato un giorno e mezzo per rendersi conto di aver fatto un terribile errore" e che Peters "la stava controllando troppo". Peters, che ha prodotto, tra i tanti successi, "A Star is Born" con Lady Gaga e Bradley Cooper, ha dichiarato a Page Six: "Tutto quello che vi hanno detto è una bugia", incluso il fatto che avesse chiesto lui alla Anderson di sposarlo. Sarebbe stata invece la diva 52enne a farsi avanti scrivendogli un audace sms.

"Inutile dire che quando mi ha scritto che voleva sposarmi era un po’ un sogno diventato realtà, anche se ero fidanzato con un’altra signora che si stava per trasferire da me", ha detto Peters, aggiungendo: "Appena ho letto quel messaggio ho lasciato tutto per Pam. Aveva quasi 200mila dollari di debiti e nessun modo per pagarli, quindi ci ho pensato io e questo è il ringraziamento che ricevo. Non c'è sciocco peggiore di un vecchio sciocco...". La fonte additata come mendace da Peters aveva rivelato sempre a Page Six che la Anderson sentiva di essere stata troppo impulsiva nella scelta di sposarsi "perché il suo cuore era troppo aperto da una recente 'pulizia spirituale' in India".

"Tutte sciocchezze!" ha detto Peters, mostrando il messaggio scritto alla Anderson appena lui si è accorto che, dopo averle pagato i debiti, la diva lo stava coinvolgendo nella gestione di un sito web stile Goop,ma molto più sexy ed esplicito. "Negli ultimi 9 giorni è stata una bellissima festa dell'amore straordinaria - ha scritto all'attrice - ma tutto questo matrimonio con avvocati, debiti e jzsmin mi ha spaventato. Mi ha fatto capire che a 74 anni ho bisogno di una vita semplice e tranquilla e non di una relazione amorosa internazionale".

Con il termine "jazmin" Peters si riferisce al sito web Jasmin dedicato alla sensualità a 360 gradi e lanciato da Pamela Anderson lo scorso dicembre. Il Miami Herald l’ha definito un "nuovo sito web dedicato a uno stile di vita sopra le righe e molto piccante", ma Peters è più tranchant e per lui si tratta di "porno soft, qualcosa con cui non voglio avere nulla a che fare".

"Dal momento che ho lavorato tutta la mia vita per cercare di realizzare qualcosa per me stesso, questo mi ha molto preoccupato", ha detto a proposito del sito web per il quale aveva mostrato un certo interesse per amore della diva, prima di rendersi conto di cosa effettivamente si trattasse. Nel suo testo ha quindi aggiunto: "Ho pensato che costruire un impero insieme sarebbe stato divertente, ma mi sbagliavo. Sono un ragazzo semplice che ama i suoi figli. Non voglio volare avanti e indietro dal tuo Canada. Mi dispiace", ha detto alla Anderson, promettendole però di non abbandonarla ora che ha solo questo sito da cui guadagnare e che, però, stenta a decollare.

"Voglio ancora che tu sia nel mio film. Questa sarà una svolta incredibile per te", ha scritto nel suo messaggio Peters, riferendosi al suo nuovo film in uscita,"Private dancer" e promettendole: "Posso amarti dandoti una nuova carriera. Ma abbiamo bisogno di un paio di settimane di detune per poter parlare. Ti amo. JP. Ps: ho costruito un impero finanziario negli ultimi 50 anni che ho lasciato tutto ai miei figli. È qualcosa di molto privato e personale per me e il pensiero che degli avvocati dopo il nostro matrimonio possano passare al vaglio le mie proprietà mi fa venir voglia di vomitare. Ho bisogno di una pausa e di un po’ di tempo per pensare. Ti amo".

Per quanto riguarda la fonte che ha affermato che la Anderson si sentiva "controllata da Peters", il produttore ha risposto: "L'ho accolta nella mia vita a braccia aperte e con amore. Se per 'controllare' quella fonte intendeva dire che ho pagato tutti i debiti e le ho anche comprato un guardaroba griffato completamente nuovo, allora sì, ha ragione...". Infine: "Nemmeno avrei detto tutte queste cose se presunte fonti, aizzate non so da chi, non si fossero scatenate contro di me. Quando ho letto queste assurdità sul New York Times ho sentito il bisogno di raccontare la vera storia perché io ho una reputazione e una dignità da difendere".

Sentito al riguardo per un commento, un rappresentante di Pamela Anderson ha risposto a The Post: "Queste

affermazioni non sono solo interamente fabbricate, ma del tutto ridicole. In ogni caso la signora Anderson non ha alcuna dichiarazione da rilasciare in merito e augura al signor Peters ogni bene".

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