Il festival di Sanremo non poteva che concludersi con l'omaggio all'indimenticabile Raffaella Carrà. Nel corso della finale al teatro Ariston è andata in scena l'anteprima mondiale del musical "Ballo, Ballo", tratto dal film Explota Explota, che celebra l'icona della musica e della televisione italiana scomparsa lo scorso luglio.
Il tributo a Raffaella Carrà è stato fortemente voluto da Amadeus e dalla direzione di Rai Uno per celebrare i suoi successi e la sua lunga carriera. Sulle note di brani indimenticabili come Ballo Ballo, A far l'amore comincia tu, Rumore e Fiesta - arrangiati dal maestro Leonardo De Amicis - nella finale del Festival sono andate in scena le coreografie dello spettacolo firmate dal coreografo Laccio con il coordinamento artistico di Sergio Iapino, che era in platea tra il pubblico.
Il pubblico dell'Ariston si è letteralmente scatenato sulle note del medley dei celebri brani della Carrà e ha potuto fare un tuffo nel passato, ascoltando ancora una volta la sua voce nel teatro che l'ha vista protagonista tante volte. La sorprendente coreografia, creata da un corpo di ballo di sedici ballerini più uno e durata circa cinque minuti, è stata premiata dal pubblico in sala con una standing ovation.
"Semplicemente, la più grande di tutti - ha dichiarato Amadeus - aveva una personalità pazzesca, una grande intelligenza, sapeva arrivare al cuore della gente. Ed era una cantante straordinaria con 60 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, con canzoni che continuano a essere ascoltate e ballate". Lo show portato sul palco dell'Ariston rappresenta l'ideale apertura del tour mondiale che, salvo restrizioni dovute alla pandemia, dovrebbe debuttare alla fine del 2023 per fare il giro del mondo.
Nella serata finale del festival di Sanremo c'è stato spazio anche per il sentito omaggio a Lucio Dalla, dieci anni dopo la sua ultima apparizione all'Ariston. Nel 2012, infatti, il cantautore vestì i panni del direttore d'orchestra, raccogliendo gli ultimi applausi prima di scomparire prematuramente pochi giorni dopo. Quando Sabrina Ferilli ha fatto il suo ingresso sul palco con il caratteristico copricapo e gli occhiali di Dalla, l'orchestra ha eseguito Felicità per ricordarlo.
"Ancora lo sentiamo vicino - ha detto Amadues dopo il brano - la sua musica ci dà la piacevole sensazione di essere ancora suoi amici". E il lungo applauso del pubblico ha confermato lo spessore di Dalla "un artista che andava ben oltre la musica", ha concluso la Ferilli visibilmente commossa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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