"Derisi i segni sacri...". Si accende la polemica su Achille Lauro

L'esibizione di Achille Lauro al Festival, nella quale ha finto di battezzarsi da solo, ha aperto un vero e proprio caso e c'è chi chiede provvedimenti contro la Rai

"Derisi i segni sacri...". Si accende la polemica su Achille Lauro

Com'era prevedibile il finto battesimo inscenato da Achille Lauro sul palco del teatro Ariston nella prima serata del festival di Sanremo non è passato inosservato. La rappresentazione fatta dal cantante, mentre cantava Domenica in apertura di serata, ha scatenato la prima grande polemica di questa 72esima edizione di Sanremo. E in molti, oggi, gridano allo scandalo, invocando l'intervento immediato della Rai.

Il primo a criticare duramente il gesto di Lauro è stato il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che ha sottolineato come, negli ultimi tempi, il Festival abbia preso una "brutta piega", tirando in ballo il mondo dello spettacolo in generale e anche il servizio pubblico televisivo. "La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica - ha dichiarato Suetta - evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante". Il vescovo di Sanremo ha puntato il dito contro il servizio pubblico, che avrebbe dovuto evitare un gesto simile e ora invoca l'intervento delle istituzioni, affinché si faccia chiarezza sull'episodio.

Inferocito anche Mario Adinolfi, che dopo avere affossato il cantante e la Rai sui social, ha rilasciato pesanti dichiarazioni all'Adnkronos. "Ormai il gioco è chiaro - ha scritto su Twitter durante la prima serata del Festival - Lauro provoca in maniera oscena i cattolici (stavolta addirittura mettendo alla berlina il sacramento del battesimo e la domenica), noi reagiamo e lui lucra. Se lo avesse fatto con musulmani o ebrei? Ma contro i cattolici la Rai e Rai1 consentono tutto". Il giornalista ha puntato il dito in particolar modo contro i vertici di viale Mazzini e il direttore di Rai Uno, Coletta, indicato come "vero responsabile" di una "marchetta da logica di marketing", chiedendo risposte chiare per i cittadini "che rendono ancora possibile l'esistenza di un servizio pubblico radiotelevisivo pagandosi il canone in bolletta".

Lo scrittore e giornalista cattolico Vittorio Messori ha invitato, invece, a non dare importanza al gesto di Achille Lauro. Interpellato dall'Adnkronos, Messori non ha sminuito quanto avvenuto all'Ariston a pochi minuti dall'inizio del Festival, ma ha invitato a "fare finta di nulla", deludendo - di fatto - chi ha compiuto il gesto utilizzando l'arma dell'indifferenza. Il giornalista ha poi esortato a non prendere sul serio la provocazione di Lauro "perché loro sono contentissimi di essere presi sul serio e creare scandalo. Loro cercano in qualche modo l'indignazione. Sdegnarsi, in fondo, li farebbe gongolare, si farebbe loro un piacere".

Più morbida la posizione del cardinale Gianfranco Ravasi e dell'ex parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra. Il primo su Twitter ha puntato l'attenzione sul vero gesto del Battesimo e tralasciando la spettacolarizzazione proposta da Lauro. Don La Magra, invece, è andato contro corrente, invitando tutti a prendere con leggerezza il gesto del cantante e a scandalizzarsi per altre cose. "Ma è possibile che tutta la cattolicità vi viene fuori quando canta Achille Lauro? Scandalizzatevi per altro e fatevela una risata ogni tanto!", ha cinguettato il sacerdote, cercando di smorzare le polemiche che imperversano da ore sul web e non solo.

Non è mancato neppure il commento dei Papaboys che, al grido di "Achille Lauro non si tocca", hanno difeso l'artista per la sua esibizione, definendolo uno dei pochi in grado di parlare ai giovanissimi. "Lauro è più evangelizzatore dei preti di oggi", ha dichiarato Daniele Venturi, leader dei Papaboys, sostenendo che il gesto del cantante è servito a fare conoscere il Battesimo a tanti quindicenni ignari.

Venturi ha criticato, invece, la foto di Victoria dei Maneskin, che nei giorni scorsi si è mostrata sui social con un bikini con la scritta in inglese "padre, figlio e spirito santo" e non ha mancato di definire il gesto della bassista "satanismo puro".

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