Molte persone vorrebbero lavorare per la Royal Family e poter dire di far parte dello staff reale a bada del decoro e della pulizia di Buckingham Palace, Sandringham o del castello di Windsor. Ma non sorprende che siano richiesti standard molto elevati, non solo di educazione, eleganza e discrezione, ma soprattutto "la massima attenzione per i dettagli. È questa la clausola principale per essere valutati idonei a lavorare per la Famiglia Reale, soprattutto se la figura richiesta è quella della governante o di cameriere". A sostenerlo, come racconta il Mirror, è Tracey Waterman, il capo-reclutamento del personale della Corona inglese che ha ammesso in tv di sottoporre le potenziali nuove reclute a sfide molto complicate durante il loro colloquio di lavoro che si basa soprattutto su prove sul campo, senza però che loro ne siano direttamente a conoscenza.
Parlando a Channel 5 durante il documentario "Sandringham: The Royals at Christmas" la Waterman ha dichiarato: "La differenza tra la governante in un hotel a cinque stelle e quella di una di un Palazzo reale sta tutta nell'attenzione ai dettagli". Quando le è stato chiesto di fare un esempio delle prove a cui sono sottoposti i candidati al mantenimento dell’ordine e della pulizia delle proprietà dei Reali d'Inghilterra, la donna ha deciso di fare un’eccezione, rivelando però solo uno dei tanti esami che i candidati devono superare il "test della mosca morta", come lei stessa lo ha definito.
"Uno degli esami che mi piace fare per vedere se un candidato ha un potenziale occhio per i dettagli è quello di posizionare una mosca morta nel camino o sul tappeto per vedere se la notano e cosa fanno se la individuano", ha detto la Waterman per poi spiegare meglio in cosa consiste effettivamente questa prova. "Una volta piazzata la mosca morta, porto il candidato nella sala e cammino con lui abbastanza lentamente all’interno della stanza per dargli modo di guardare bene in giro e prestare attenzione anche al più piccolo dettaglio. Mentre camminiamo gli parlo dei tappeti della sala e del grande camino. Non mi aspetto che ne ammirino la bellezza perché non mi serve che notino ciò che va bene, ma ciò che non va assolutamente bene. È in quel momento, quando abbiamo finito il tour della sala, che mi aspetto che facciano qualcosa. Perché è in questo che consiste la prova. Loro, naturalmente, non lo sanno. Credono che io stia facendo conversazone, in realtà la loro prova è già iniziata nel momento in cui sono entrati nella stanza".
Ha quindi affermato che, sulla base della sua esperienza, "su dieci candidati solo la metà noterà la mosca", ma non si tratta solo di individuare l’insetto. "Valuto la loro reazione, ossia cosa fanno quando se se ne accorgono. Solo chi si piegherà per raccoglierla e portarla via dalla stanza è la governante che stiamo cercando. Chi la nota, ma non fa nulla al mio cospetto, magari perché pensa di urtare la mia suscettibilità mostrandomi che la sala non è pulita bene, non è la persona che stiamo cercando".
Ha quindi aggiunto che lei sottopone da anni potenziali governanti e camerieri a questo esame per lei esatto rivelatore delle reali capacità di chi si presenta per un posto di lavoro a Palazzo: "È un ottimo test perché, se su dieci persone solo la metà noterà la mosca, la percentuale di chi farà qualcosa intervenendo per rimediare a quel dettaglio scenderà a solo una persona su dieci. Ed è quella persona, con occhio incredibile per i dettagli e prontezza d’azione, che la Corona inglese ricerca per integrarla nel suo staff”.
Il test della mosca a Buckingham Palace è presto diventato virale sui social, ma ogni candidato a sostenere un colloquio per lavorare a corte si dice certo che
l’astuta Tracey Waterman di certo non lo riproporrà più dopo aver svelato in tv come passarlo, chiedendosi piuttosto quale nuova prova le sia venuta in mente per scovare il personale perfetto per i Windsor.Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?
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