La Loren: "Vivo per i miei nipoti" E intanto pensa al film su Ponti

L’attrice vorrebbe rendere omaggio al marito: "Era un uomo eccezionale, il compagno ideale". Un figlio curerebbe la regia e l’altro la colonna sonora

La Loren: "Vivo per i miei nipoti" E intanto pensa al film su Ponti

Anche i miti vanno in vacanza. Se per tutto l'anno Sophia Loren si lamenta un po' del fatto che i figli vivano in America, mentre lei preferisce rimanere nella sua bella casa con giardino nel centro di Ginevra, per una volta la famiglia è di nuovo unita. Lei, Carlo jr, Edoardo, le due nuore (l'attrice Sasha Alexander, moglie di Edoardo, che in Italia è famosa come attrice di CSI, e Andrea Meszaros, moglie di Carlo, che è una affermata violinista ungherese) e i quattro nipotini (entrambi i suoi figli sono padri due volte) sono appena sbarcati per le vacanze in Messico.
«Finalmente si gode un po' i suoi ragazzi», ci dice la sorella Maria Scicolone, che ospita spesso Sophia nella sua casa di Roma. «Potrebbe andare nella suite che le ha dedicato l'hotel Boscolo Exedra - sottolinea Maria - ma lei preferisce rimanere da me, dormendo sul divano letto dello studio di mio marito, perché mi dice: “E dove mangio meglio che da te?“».
Ora a Ginevra, nel grande appartamento di donna Sophia, con le pareti ricoperte da quadri d'autore (il marito produttore Carlo Ponti era un grande appassionato d'arte moderna), al piano terra di una splendida casa d'epoca, è rimasta solo la fida Ines, che assiste Sophia da tantissimi anni. «I miei figli vivono in America», ci ha spiegato più volte Sophia, «Carlo è direttore dell'Orchestra di San Bernardino, quindi deve vivere, in California, Edoardo è regista». Poi s'aggiungono le nuore, entrambe artiste, e il Messico dista appena un paio d'ore di volo dalla California, e così, visto che tutti erano comodi, la nostra diva più grande ha deciso che era meglio che si facesse lei dodici ore di volo.
Se con i figli Sophia è stata una madre attenta, che non si è mai piegata a nessun capriccio («Non amo le persone deboli. Ho sempre ingoiato le lacrime, non mi sono mai messa a fare la politica del piagnisteo») con i nipotini si concede di essere solo una nonna: «Sono piccoli, non pensano nemmeno che io possa essere un'attrice, quando diventeranno più grandi vedremo che cosa diranno della loro nonna. In ogni caso quando sono con i miei nipoti divento come loro. Mi piace giocare, correre, ridere con loro e ho un segreto per farmi apprezzare sempre. Sono la nonna del cioccolato: quando ne vogliono un po' vengono sempre da me».
Quando Sophia Loren (e si suoi figli) ci parla della sua famiglia non riesce a non raccontare di Carlo Ponti, il grande produttore dei film di registi come Rossellini, Fellini, Camerini, Godard, Antonioni e, soprattutto, Vittorio De Sica. «Il mio primogenito l'ho chiamato Vittorio, ha cinque anni e l'ho chiamato così in onore di Vittorio De Sica, un amico della mia famiglia oltre che il grande regista che ha diretto mamma così bene ne La Ciociara», ci dice Carlo junior. Sophia ci ripete sempre: «Se dovessi scrivere un libro su mio marito, il titolo sarebbe questo: L'uomo ideale. Questo esprime tutto. Era un uomo eccezionale, buon padre, un compagno di vita unico, solidale. Come sapete la mia famiglia d'origine ha avuto tante vicissitudini, mia madre ci ha tirato grandi, me e mia sorella Maria, da sola. È stato sempre il mio grande desiderio incontrare un uomo come Carlo, maturo e deciso. Una guida sicura ed ho avuto la grande fortuna di incontrarlo».
Il legame tra Sophia e Ponti era tale che, anche se lui è scomparso nel 2007, lei nemmeno risponde alla domanda se mai abbia pensato di rifarsi una vita sentimentale dopo Carlo: non ci pensa proprio, né ci hai mai pensato. Pare invece che pensi a un film sul marito e sulla sua sfolgorante carriera, un omaggio all'uomo e al grande produttore che è stato, ma - come si sa, gli artisti sono scaramantici - preferisce sorvolare. Sophia stessa sarebbe impegnata nella produzione, molto probabilmente in collaborazione con Rai Fiction, anche se questi sono tempi difficili per le grandi produzioni. D'altra parte Sophia non è nuova ad iniziative come questa: è già stata coinvolta, sempre con Rai nella biofiction sulla vita di sua madre Romilda Villani, tratto dal libro della sorella Maria La mia casa è piena di specchi.
E come regista del film tv sulla vita di Carlo Ponti il favorito sarebbe il figlio Edoardo, che si sta affermando negli Stati Uniti: «Con Sasha, mia moglie, con la quale vivo a Santa Monica», ci ha detto, «ho girato da poco un film, una commedia romantica, Coming and going, che è uscito e ha avuto successo, ora c'è un certo interesse per fare lo stesso film in Italia. Intanto sto scrivendo altre due commedie da realizzare sempre in America».
«Sempre in America»! Sophia ha fatto tanto per conquistarla («Ci vivevo pure, ed ero vicina di casa di Michael Jackson e Donna Summer»), ma proprio l'America da lei tanto amata ora le tiene lontani i suoi ragazzi. «Mi mancano, ma una madre non decide l'avvenire dei suoi figli. Però ho sempre una speranza: forse verranno a vivere a Ginevra. Mai dire mai». Intanto si accontenta dei Natali insieme, delle vacanze, come questa in Messico, ma un film, magari proprio su Carlo Ponti, sarebbe anche il pretesto per stare tutti uniti, anche perché Carlo potrebbe curare le musiche: avrebbe già in mente la colonna sonora, ispirata alla serata musicale da lui diretta all'Auditorium Parco della Musica a Roma in omaggio al padre. Le musiche dei suoi film. Ma di più su questo progetto non possiamo sapere.

Sophia, dal Messico tace, prudente e intelligente come sempre, del resto è anche in vacanza, ma una donna che ha vinto due Oscar sa che niente è impossibile.
Buone vacanze, Sophia, e ricordati che sei la nostra diva più amata al mondo, non puoi pensare di fare solo la nonna al cioccolato.

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