"Ci vogliono regole chiare, precise, semplici, invece sembra che al Governo ci sia ancora molta confusione", così Luca Bizzarri ha commentato la notizia della riapertura delle discoteche e dei locali di intrattenimento notturno slittata al 14 luglio. A far discutere maggiormente è la disposizione che prevede l'ingresso senza però poter ballare, un vero e proprio controsenso come ha sottolineato il comico genovese, che per l'ennesima volta ha stuzzicato la presidenza.
Luca Bizzarri non è nuovo a puntare il dito contro il Governo Conte. L'ultima stoccata lanciata all'indirizzo del premier era avvenuta in occasione della conferenza stampa dello scorso 3 giugno. In quell'occasione, a far scatenare la vena ironica del comico - conduttore del format sportivo Quelli che il Calcio insieme al collega Paolo Kessisoglu - era stata l'anomala inquadratura televisiva che vedeva, insieme, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo portavoce Rocco Casalino. Una "messa in scena" surreale e "ridicola", che aveva scatenato la sua reazione sui social network e che aveva incontrato il consenso del popolo del web. Oggi, a distanza di tempo, Bizzarri è tornato a parlare con toni ironici del Governo giallorosso, commentando la riapertura a metà dei locali notturni e delle discoteche.
A margine della conferenza stampa di presentazione della mostra "5 minuti con Monte", tenutasi pochi giorni fa a Palazzo Ducale a Genova, Luca Bizzarri non ha risparmiato il governo da una pungente stoccata: "Mi aspettavo un po’ più di serietà, se mi dicono che le discoteche sono aperte, ma che non si può ballare credo che ci sia un po’ di confusione". Un atteggiamento caotico che ci si aspetterebbe dai cittadini e non certo da chi detiene le redini del paese e dovrebbe dare linee chiare e precise: "Un conto è se lo siamo noi (confusi, ndr), ma il governo ha il compito di indicare una via chiara, non dico giusta, ma almeno chiara".
Scarsa chiarezza e decisione che proprio sul settore intrattenimento di discoteche e locali notturni è mancata sin dall'inizio.
La riapertura, seppur con le dovute misure di sicurezza anticontagio, infatti era prevista per il 15 giugno, ma il governo ha deciso di far slittare la data al 14 luglio, mettendo di fatto in ginocchio tutto il settore, che ora minaccia di scendere in piazza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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