L'ultima compagna di Gucci: "La Reggiani? Non la perdono"

A Storie Italiane, Paola Franchi ha parlato di Patrizia Reggiani e della morte di Maurizio Gucci

L'ultima compagna di Gucci: "La Reggiani? Non la perdono"

"Non sono vendicativa, né rancorosa. Se dicessi che ho perdonato, forse racconterei una bugia, però sono riuscita comunque a rifarmi una vita ed essere ancora felice". A dirlo è Paola Franchi, ultima compagna di Maurizio Gucci, in un’intervista esclusiva con Eleonora Daniele a Storie Italiane su Rai1. Paola con le sue parole si riferisce all’assassinio del compagno per cui è stata condannata, quale mandante, l'ex moglie Patrizia Reggiani.

Un delitto che si è consumato fra le mura domestiche, quindi, e rispetto ai possibili motivi, Paola Franchi ha spiegato che, a suo avviso, potrebbe esserci stato il timore da parte della Reggiani della perdita di uno status. "Lei era la signora Gucci e voleva mantenere questo status e il nome - dice a Storie Italiane -. Anche quando erano divorziati, Maurizio più di una volta le aveva chiesto di non utilizzare il cognome Gucci, perché non ne aveva neanche più il diritto".

Inoltre prima dell’omicidio, racconta ancora Paola Franchi, "erano arrivate alcune avvisaglie per cui c’era una certa preoccupazione, Maurizio diceva 'assolutamente non è possibile, lei è la mamma delle mie figlie, ci siamo voluti bene, non credo che arriverà mai a tantoì'. Io gli credevo, anche io pensavo che fosse, magari, un parlare, un dire cose così".

Le sue sono parole molto forti. Ma Paola non si ferma qui. Sull'odierna udienza in merito alla richiesta di conciliazione da parte della Reggiani, che rinuncerebbe al vitalizio milionario in cambio dell'utilizzo della villa a St. Moritz e del veliero di famiglia, ha così risposto: "Preferisco non commentare. Stiamo a vedere che cosa decideranno.

Comunque sono cose che a me non riguardano più, facciano un po’ quel che vogliono".

Un pensiero, poi, va anche a Gucci. Ha ricordato i terribili momenti subito dopo l’assassinio e ha svelato che con Maurizio "avremmo dovuto sposarci nell’anno in cui è stato ucciso". E le lacrime le riempiono gli occhi.

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