"MasterChef" senza Bastianich e con più tecnica

I giudici saranno Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli. Selezioni più dure e grembiule grigio

"MasterChef" senza Bastianich e con più tecnica

Un'anima verde (edizione plastic free ed eco-sensibile), un «grembiule grigio» a cambiare in parte i meccanismi del cooking show numero uno, uno skill test per rendere più difficile la gara dei venti aspiranti chef. MasterChef 2019 arriva da domani in prima serata sugli schermi di Sky Uno e l'asticella si alza all'insegna dei colori. Per partecipare alla Masterclass si dovranno superare tre step: la presentazione di un piatto a scelta, un test di abilità e una sfida finale. Ma c'è un modo per arrivare dritti alla meta: convincere al primo colpo due giudici su tre con il proprio piatto e aggiudicarsi il grembiule grigio. Dei tre giudici inutile dire: sono i fuoriclasse Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Grande assente a casa MasterChef è Joe Bastianich che, però, «resta in famiglia e tornerà prima o poi». Per ora, il newyorchese dalla lingua affilata si impegnerà a casa Sky con Italia's Got Talent da gennaio e Family Food Fight da marzo. «Nel nuovo MasterChef ci sarà più cucina e meno spettacolo spiega chef Locatelli La giuria a tre, e non a quattro, ci permette di avere più ritmo e più tempo per interagire con i concorrenti, spiegando meglio i piatti. Le puntate in esterno saranno di meno, sempre per concentrarsi sulla gara». Il veterano chef Barbieri è particolarmente soddisfatto: «L'asticella è ancora più alta: dopo nove anni i concorrenti vengono qui armati di tecnica e conoscenza. Ognuno di loro potrebbe lavorare in un ristorante».

A vincere in questa edizione è anche il fair play: «Mi ha colpito molto la lealtà tra i rivali spiega Locatelli MasterChef ha dimostrato che la cucina è anche relazione con gli altri». Della stessa idea chef Cannavacciuolo: «Questo programma ha cambiato la percezione e il linguaggio degli italiani appassionati di cucina.

Quanto ai concorrenti, in studio noi vediamo cose che il pubblico magari non vede: anche solo come prendono un piatto in mano, o lo stile con cui lo concepiscono». Tra gli ospiti attesi, giovani chef in ascesa e, come dice Locatelli, «uno dei massimi chef contemporanei: il francese Yannick Alleno».

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