Meghan Markle e l’abito da lutto in valigia

Durante il viaggio ufficiale in Africa Meghan Markle avrebbe portato con sé un abito nero, da indossare in caso di morte della regina Elisabetta e questo ha scatenato il gossip sulla salute della sovrana

Meghan Markle e l’abito da lutto in valigia

Durante il tour in Africa di Meghan Markle e del principe Harry il Sun ha riportato una notizia che ha generato voci incontrollabili sulla salute della regina. A quanto pare la duchessa di Sussex avrebbe portato con sé un abito nero nel caso Sua Maestà fosse deceduta mentre lei si trovava in un altro continente. Questo dettaglio ha fatto il giro del web e dei giornali, facendo temere per le reali condizioni fisiche di Elisabetta II. La monarca ha 93 anni, un’età importante, ma secondo quanto riferito dalle fonti starebbe benissimo e non vi sarebbe alcun pericolo imminente. La questione del vestito da lutto, in realtà, è un’altra tradizione delle monarchie. Una prassi un po’ lugubre, ma inevitabile e in cui il cinismo è solo apparente. Di solito, quando i membri di una royal family intraprendono un viaggio che li costringe a stare per un certo periodo lontano dalla corte e dai sovrani, nella loro valigia c’è sempre un abito nero e il motivo non sta certo nella proverbiale raffinatezza del colore.

In caso di morte, inaspettata o meno, di un re o di una regina, i parenti più prossimi devono avere subito a disposizione un abito da lutto con cui mostrarsi in pubblico. È una pratica che non si può sottovalutare, perché sarebbe impensabile dover trovare da un momento all’altro un abito nero. D’altro canto sarebbe altrettanto sconveniente e irrispettoso presentarsi di fronte all’opinione pubblica con un abito di un altro colore solo perché non si è tenuto conto in anticipo di ogni evenienza. In fondo non è così strano: lo staff che si occupa del bagaglio “royal” deve prevenire e prevedere le situazioni più disparate. La morte di un sovrano, per quanto triste, è la più importante. Al giorno d’oggi i tabloid e i sudditi farebbero pesare un’eventuale dimenticanza del genere, che suonerebbe ridicola. Quando il padre della regina Elisabetta, Giorgio VI, si ammalò di tumore ai polmoni, fu la sua erede a sostituirlo nella maggior parte degli eventi ufficiali. Nel 1951 la giovanissima Lilibet compì diversi viaggi negli Stati Uniti, in Italia, Malta e Grecia per esempio, portando sempre con sé un abito nero (ma ciò non significa affatto che fosse preparata all’inevitabile, anzi). A quanto sembra la futura monarca viaggiava persino con una dichiarazione di successione già pronta.

Giorgio VI morì proprio mentre la figlia si trovava in Kenya nel 1952. A darle la notizia fu il principe Filippo. Per la nuova regina fu un duro colpo, ma nessuno la vide piangere. Dovette farsi forza e, prima di tornare a casa, scegliere il nome con cui avrebbe regnato. Avrebbe dovuto indossare subito il vestito nero, ma al momento della partenza il bagaglio che lo conteneva era già in viaggio verso Londra. Sua Maestà aveva con sé solo un outfit a fiori. Lo staff reale nel Regno Unito venne subito avvertito del disguido. Elisabetta atterrò nella capitale britannica ma, come racconta l’Express, non scese subito dall’aereo.

Attese pazientemente che le portassero l’outfit scuro e scese dalla scaletta solo dopo essersi cambiata. La sovrana godrebbe di una salute di ferro, ma proprio per evitare inconvenienti irreparabili la royal family viaggia con un vestito nero sempre pronto all’occorrenza. Non si sa mai.

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