“Florence”, ecco la vera storia della cantante più stonata al mondo

Domenica 4 agosto, su Canale 5, verrà trasmesso in prima serata e in prima visione il film “Florence”, con una straordinaria e stonatissima Meryl Streep

“Florence”, ecco la vera storia della cantante più stonata al mondo

Florence Foster Jenkins (1868-1944) ha un unico sogno, cantare. La tenacia per perseguire il suo obiettivo di arrivare al grande pubblico non le manca. In realtà è un’altra cosa a farle difetto: la voce. Florence è più stonata di una campana. Non ha senso del ritmo e non riesce a prendere una nota né a tenerla. Quando canta (se così si può dire), non è lei a seguire il tempo della musica, bensì i musicisti a tentare di andarle dietro. La sua vita, fondata su una incrollabile fiducia in se stessa, è persino diventata un film interpretato dalla bravissima Meryl Streep. Florence prende lezioni di musica fin da ragazzina e vorrebbe proseguire i suoi studi all’estero ma il padre, intuendone lo scarso talento, non intende finanziarla. La ragazza, allora, scappa di casa con un dottore, Frank Thornton Jenkins, che diventa suo marito e dal quale contrae la sifilide. La malattia le causa danni alle articolazioni, costringendola a interrompere la carriera di pianista.

Nel 1902 Florence chiede il divorzio e nel 1909, alla morte del padre, entra in possesso di una cospicua eredità che le consente di continuare a sognare di diventare una cantante. A nulla servono le opinioni (fondate) di chi tenta di scoraggiarla. Per Florence ogni commento negativo è solo frutto di invidia. Spende i suoi soldi prendendo lezioni di canto e sovvenzionando il Verdi Club da lei fondato. Il suo esordio sul palco risale al 1912 e, paradossalmente, il successo non tarda ad arrivare. Il motivo, però, non sta certo nelle doti canore di Florence, quanto nel fatto che il pubblico si diverte da matti a sentirla distruggere le opere di Verdi o Mozart. Il numero delle sue esibizioni rimane sempre limitato, ma a 76 anni, nel 1944, Florence riesce a esibirsi nel tempio della musica, il Carnegie Hall (non esattamente l’ultimo teatro di provincia, verrebbe da dire). Il concerto fa il tutto esaurito e la protagonista di questa bizzarra storia riscuote un enorme successo popolare (mai di critica). Qualcuno pensa persino che le esibizioni della soprano siano uno scherzo ben orchestrato per stupire gli spettatori, ma nessuno è mai riuscito a provare questa teoria. A quanto risulta Florence era convinta di ciò che faceva, completamente impermeabile a qualunque commento negativo, fiduciosa nelle sue doti in modo incrollabile, cieco, assoluto.

A Meryl Streep è toccato il compito arduo di interpretare Florence nel film di Stephen Frears del 2016, dandole corpo e “voce” e replicandone i disastri canori senza diventare una macchietta. La Streep tira fuori un personaggio che si sente destinato alla carriera musicale e vive con leggerezza questa sua passione, senza alcun complesso, in una beata inconsapevolezza. In un’intervista a Elle Meryl Streep definisce così Florence: “Era una donna molto sensibile, io sono più sicura. Ma condivido con lei la volontà di fare le cose al meglio. Di fronte alle sconfitte, non demordeva. Credeva in sé”. L’attrice, che sa cantare molto bene, spiega come è riuscita a stonare, dichiarando: “Ormai conosco la mia voce e so come manovrarla al meglio. Anche se ero alquanto nervosa, soprattutto nella scena alla Carnegie Hall. Per fortuna ho senso dell’umorismo e so prendermi in giro! Una dote che, purtroppo, mancava al mio personaggio: quando il pubblico protestava per una stonatura, credeva lo facesse per invidia. A che punto può condurre l’illusione artistica”.

In effetti viene da chiedersi dove si trovi il confine tra determinazione e vana ostinazione, tra speranza e pura illusione. Ad affiancare Meryl Streep nel film c’è anche un sempre magnetico Hugh Grant, che interpreta il compagno e manager di Florence. Quest’ultima non esita a mantenere economicamente il suo giovane amore, sopportandone i tradimenti. Lui, invece, arriva perfino a corrompere i critici per non mandare in frantumi il sogno dell'amante. Meryl Streep ha le idee chiare su questo legame e commenta: “L’uomo che aveva accanto, a suo modo, cercava di proteggerla.

Io non riuscirei mai ad accettare una cosa del genere. Per esperienza però ho imparato a non giudicare quando si tratta di amore. Molte persone scendono a compromessi per tutelare una felicità costruita a tavolino. Vivono in una bolla, ma ne sono consapevoli”.

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