Michele Santoro e la Rai divorziarono i primi di giugno del 2011. Un divorzio che fu consensuale. Almeno sulla carta. L'allora presidente della tv pubblica Paolo Garimberti commentò: "Spiace, ma ho profondo rispetto per il diritto di ciascuno di essere artefice del proprio destino". E il conduttore artefice del suo destino, lo è sempre stato. Tanto da dire addio per sempre (con una pessima ultima puntata in piazza a Firenze) a Servizio Pubblico, il suo programma nella rete di Urbano Cairo.
Eppure, fonti interne a viale Mazzini, parlano di un imminente ritorno del conduttore alla tv di Stato. Se ne parla da un po' e con una certa insistenza. Ma, come è facile intuire, Michele Santoro non sarebbe certo un personaggio facile all'interno delle bizzarre dinamiche pseudo politiche del servizio pubblico. Una voce fuori dal coro, senza dubbio. Amato, odiato, questo poco importa. Ma qualche coraggioso ci sta provando: infatti, le trattative per riportare l'ex "padre" di Annozero a viale Mazzini, sembrano già avviate e c'è anche chi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte.
La strada è
tutta in salita. Perché nella nuova Rai a monopolio renziano, non sembra esistere lo spazio vitale per giornalisti e conduttori in disaccordo con "la linea editoriale" del governo. Figuriamoci mettersi in casa un Santoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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