A me la cosa che fa più impazzire dei talent non sono tanto i concorrenti, quanto il linguaggio dei giudici famosi cantanti. Prendiamo X-Factor, quest'anno il più cattivo è Mika, non è buono com'era sempre stato, è diventato un sadico che però, essendo Mika, parla come Heidi che abbia fatto un corso dal marchese De Sade.
I concorrenti sperano di avere la sedia, di essere scelti per diventare come Mika, o Manuel Agnelli, o Emma, o Hell Raton (ignoravo chi fosse prima di vedere X-Factor ma è un problema mio), perché se ti scelgono ti danno la sedia, se non ti scelgono non ti danno la sedia, funziona così, e se non ti danno questa sedia sembra che la tua vita sia finita lì. A me fanno una tenerezza tutti quanti, ma Mika-Heidi-DeSade li mastica e li sputa dietro le quinte da cui immagino poi verranno deportati nei lager della vita fuori, cioè fuori dai riflettori. Quando i concorrenti iniziano a esibirsi e vanno così così, agli altri giudici tremano i polsi: oddio, chissà Mika cosa gli dice. Alla fine lo hanno ribattezzato «fonte della cattiveria». Quando Mika li caccia spesso i concorrenti piangono, Manuel Agnelli, che credevo fosse stronzo, invece cerca di salvarli, è uno gentile, in questo contesto è tenero come un orsetto.
In ogni caso bocciati o promossi, dicevo, sempre con questo linguaggio da Scuola Holden. «Si sente che ci hai messo tutto te stesso, che sei uno vero», «è arrivata l'emozione che volevi trasmettere, si sente che hai un'anima calda», sentono tutta roba così, da Baci Perugina incartati in una pagina di Alessandro Baricco.
Comunque sia, entra uno e Mika, con lo sguardo da Patrick Bateman di American Psycho, ma con un dolce sorriso, già commenta che «sembra l'asino di Winnie The Pooh, è deprimente». Questo tipo comunque poverino si impegna a cantare una canzone che si intitola Tararà tararà e che in effetti fa solo tararì tararà e Mika lo fissa glaciale e gli dice: «La persona mi piace, si vede che sei una persona, ma la sedia non te la do». Questa cosa di essere delle persone la ripete sempre Mika, è come se Mika ti desse una patente di persona, ti boccia ma comunque sei una persona, puoi ancora esistere, te lo ha detto Mika.
C'è stato uno scambio con una ragazza nera che mi ha molto intenerito, lei si chiama Cecile, per me era bravissima, ma Mika le ha detto che è una persona, ok, meno male, e «un uragano di vita» ma «le note che sono lì in alto non sono state cantate». Cecile protesta: «Ma io sento di essere pronta!», e Mika senza pietà: «Non sei vocalmente all'altezza di questo pezzo, non sei pronta quindi la sedia non te la do». Bocciato V3N3R3, che non è un droide uscito da Star Wars ma un ragazzo che cantava inglese non proprio bene, però si impegnava, questo disgraziato, appariva quasi soddisfatto e Mika lo stronca: «Non ho sentito una parola di inglese, non ti do la sedia». E Angel? Mika l'ha già bocciato cinque anni fa. Dopo l'esibizione il giudice ammette che Angel ha saputo reinventarsi. Ma... «Sto cercando una cosa con un feeling diverso, non posso immaginare di portarti fino alla fine». Anche quando sta seduto sul divano, ascoltando le scelte degli altri giudici, Mika non lesina «complimenti». Arriva una malcapitata che prova un passo di danza: «Ha il groove di un pezzo di legno». Sdeng. Un'altra tenta col soul: «Un timbro molto bello, molto caldo, sì, per dormire va benissimo». Alla stessa, secondo round: «Per me questo è un karaoke». E infine l'apoteosi: «Non vorrei essere troppo cattivo, ma questa esibizione era proprio terribile». Roba mai vista nella storia dei talent. E poi da Mika, un tempo buonissimo.
In ogni caso X-Factor non lo guardo per quando si incazza Mika, ma per quelle rare volte che si incazza Emma. Emma è sublime, Emma arrabbiata è sexy. Emma anche parla un linguaggio da popolana, da pugliese con l'accento romanesco, Emma anche è superficiale e parla di anima e emozioni che arrivano e non arrivano e vibrazioni e puttanate simili, ma quando un concorrente le ha sbadigliato in faccia le ha fatto una scenata che Mika levati.
Perché dovete sapere che io, a quindici anni, prima di decidere di fare lo scrittore, volevo fare il cantante. Così la mia fantasia erotica adesso è andare a X-Factor, ma non per avere la sedia da Mika, vorrei cantare di fronte a Emma che mi fissa disgustata e mi dice: fai schifo, vattene.
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