"Voi italiani siete gente di cuore, ma in politica siete vittime della paura", così il cantante Mika in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi.
Il 34enne libanese naturalizzato britannico parla degli italiani, affermando che il nostro peggior difetto è "parlare troppo" e discutere "di una cosa per ore, ma in quel lasso di tempo avremmo potuto farla due volte, vedere le conseguenze e ricominciare da capo".
Per Mika, inoltre, noi italiani saremmo diffidenti con la testa: "Siete accoglienti con il cuore, diffidenti con la testa. Le persone sono generose, ma poi politicamente prevale la paura. In Inghilterra, a causa della Brexit, stanno fuggendo tutti i talenti. Bisogna aprirsi al mondo, non chiudersi".
"Da ragazzo mi odiavo"
Il cantautore parla poi di se stesso, in una lunga confessione in cui ammette che da raggazo si odiava: "Mi sentivo una merda". Odiava le sue gambe, la sua faccia, la voce e le scarpe. Emerge poi un dettaglio ancora più drammatico, ovvero che "a scuola non mi era consentito camminare con i miei compagni di classe". Mika doveva infatti entrare in classe cinque minuti dopo gli altri "attraverso una regola non scritta".
Il riscatto attraverso il canto
È stato proprio il canto a liberare Mika dalle sue insicurezze. Un giorno era in doccia e stava pensando con terrore all'esame che lo aspettava. "Mi sono reso conto che potevo farcela se avessi cantato perché così avrei cambiato il modo in cui guardavo il mondo.
" E oggi gli succede ancora: "Ogni tanto in riunione, in macchina, all’aeroporto, inizio a cantare sottovoce e costruisco una barriera che mi protegge. Chi mi è vicino capisce che il momento è pessimo, ma sto cercando di reagire".
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