Ma chi l’ha detto che, se una è bella, non può far ridere? Pregiudizio sfatato, per esempio, da Monica Vitti, che abbandonata l’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni, col quale ruppe proprio perché stufa d’essere incomprensibile musa di nicchia, finalmente esplose come “comicarola”.
Adesso un’altra bella Monica gioca la carta del divertimento: nel film “E’ successo a Saint Tropez” (dal 16 maggio nelle sale), la diva di Città di Castello esordisce come adorabile scema. Nel ruolo di Giovanna, ex-reginetta di bellezza dedita al lusso (che non può permettersi), la Bellucci mostra la sua inedita corda buffa. E, all’interno della famiglia ebrea in cui vive, fa battute come: “E’ possibile che lo shabbat debba cadere proprio di sabato? Non potremmo spostarlo a un altro giorno?”.
La commedia francese “Des gens qui s’embrassent” (“Gente che si bacia”, domani la prima a Parigi), firmata da Danièle Thompson e distribuita da Made in Italy Films, racconta la storia di due fratelli in conflitto:il religiosissismo Zef (Eric Elmosnino) e il carnale Ravi (Kad Merad), così opposti per gusti, abitudini e stili di vita, da generare un litigio dietro l’altro. L’unico collante della svitata famiglia ashkenazita (ceppo ebraico dell’Europa centrale) sembra essere la musica, perché tutti suonano almeno uno strumento. Il patriarca Aaron, infatti, è Ivry Gitlis, violinista israelita noto di chiara fama (ruolo che doveva interpretare Roman Polanski, poi assorbito da altri impegni) mentre Eric Elmosnino suona il violone e Ravi canta nel coro del rabbino.
Con le spiagge eleganti di Saint-Tropez sullo sfondo, la Bellucci si dondola sui tacchi alti, dimentica gli appuntamenti poltrendo a letto in sottoveste nera e,insomma, fa la finta tonta con effetti esilaranti. “Perché mai non dovrei interpretare anche parti divertenti? Finalmente ho trovato una regista che crede nel mio lato buffo e l’ha sfruttato inserendomi in una storia di famiglia,dove gli choc culturali si sdrammatizzano in amene risate. Dino Risi aveva questa capacità di mixare il burlesco e il domestico”, dice l’attrice, che si divide tra Parigi e Rio de Janeiro,dove ormai s’è trasferita col marito Vincent Cassel e le loro due figlie.
Naturalmente, i più maligni vociferano che tale svolta comica, nella carriera cinematografica della Bellucci, sia dovuta a un diverso stadio della forma fisica di lei. La parola passa al box-office d’Oltralpe. “Speriamo bene: ho già perso svariati milioni con “Marsupilami”, un film bellissimo, purtroppo uscito mentre morivano Jannacci e Califano.
Un disastro, per la sua visibilità”, riflette Alberto Acciarita della Made in Italy Films. Ben sapendo che da noi vale la regola dei paesi latini: quando comincia il bel tempo, in sala chi ci va più? Intanto, si fanno carte false per far venire la (costosa) Bellucci a Roma, a lanciare il film- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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