Morgan: "Sto male, quello che mi è successo equivale a uno stupro"

Dopo lo sfratto eseguito lo scorso giugno, Morgan ha raccontato di stare molto male e di essersi momentaneamente sistemato in uno sgabuzzino pieno di insetti

Morgan: "Sto male, quello che mi è successo equivale a uno stupro"

Lo scorso giugno Morgan è stato sfrattato dalla sua abitazione a Monza e, a distanza di qualche mese dall’accaduto, l’artista è tornato ad attaccare il giudice che si è occupato della sua situazione. Poi ha rivelato il suo stato d’animo attuale.

Intervistato dalla trasmissione radiofonica I Lunatici su Radio 2, Morgan ha biasimato l’operato di chi ha reso lo sfratto esecutivo. “C'è un giudice che è il paladino degli sfratti. Peggio del giudice della canzone di De Andrè, che diventa giudice solo per poter mandare al patibolo la gente – ha tuonato l’artista - . I giudici dovrebbero giudicare, lo dice la parola stessa. Prendi una questione, ne valuti gli aspetti, pesi e capisci cosa pesa di più. Non fai a priori tutto. Il giudice che ho incontrato io non è un giudice, è uno che non si sa perché è lì, è uno sbruffone [...] Ora manderà tutto al macero”.

Sto molto male, non sono più lo stesso – ha continuato Morgan - .Uno non ci pensa, ma quello che mi è successo equivale a uno stupro. È identico. La casa è importante, è la più importante cosa che hai. Quando non sai ripararti dal freddo fai a casa e sopravvivi. Questo vale per tutti”. Ad oggi, dunque, il cantante ha raccontato di vivere “in uno sgabuzzino a china town a Milano con un sacco di insetti” e di trovarsi in una condizione davvero precaria. “La mia casa è stata svenduta a 200.000 euro quando ha come valore di mercato 700.000 euro.

È stata comprata da un maniaco che ha voluto la mia casa perché è un mitomane – ha detto ancora - . Mi hanno portato fuori dalla mia casa con le armi. Io piango, ho tutto lì, tutti i miei progetti. Io stavo sempre in casa a studiare, non sono uno come J Ax o Fedez”.

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