Morto Gianni Nazzaro, idolo pop dei Settanta. Ranieri vinse Sanremo con la "sua" canzone

Aveva 72 anni. Si presentò al Festival con "Perdere l'amore" ma fu scartato

Morto Gianni Nazzaro, idolo pop dei Settanta. Ranieri vinse Sanremo con la "sua" canzone

Se ne è andato in silenzio, in un pomeriggio al Policlinico Gemelli di Roma dopo essere stato inseguito per anni da un tumore ai polmoni. Gianni Nazzaro aveva 72 anni e una storia lunghissima di gavetta e canzoni come tutti gli artisti che negli anni Sessanta sono partiti da Napoli e poi sono riusciti a farsi conoscere in tutta Italia. Gianni Nazzaro era un cantante di bella voce e di impostazione manierata che ha accompagnato un po' della musica popolare italiana con le sue canzoni romantiche, mai impegnate, sempre positive e soprattutto imperniate sull'estensione vocale.

Figlio d'arte (suo papà era Erminio Nazzaro) aveva iniziato a metà anni Sessanta imitando le voci di chi allora era in cima alla classifica, da Bobby Solo a Celentano e Morandi. Poi sale il gradino della popolarità e passa a Un disco per l'Estate, al Cantagiro, al Festival di Napoli che vince con Peppino Di Capri nel 1970.

A quel punto è entrato di diritto in quel campionato particolare che la canzone popolare ha giocato in televisione e sui giornali di grande diffusione. Insomma ha partecipato a Canzonissima e tante volte al Festival di Sanremo, senza mai vincere e senza particolari glorie ma esibendo quel talento innato che tanti cantanti napoletani confermano di avere: l'empatia. Anche nel suo brano di maggiore successo, Quanto è bella lei, riusciva ad avere un tono così dolce e colloquiale da conquistare la platea, specialmente quella femminile.

Al giro di boa degli anni Ottanta, per Gianni Nazzaro la situazione diventa sempre più complicata. Da una parte l'ascesa irrefrenabile dei cantautori. Dall'altra l'arrivo massiccio di star straniere, tutte di struttura musicale completamente diversa e molto distante dalla sua. Partecipa al Festival di Sanremo nel 1983 con il brano Mi sono innamorato di mia moglie che ottiene un riscontro di vendite così positivo da fargli sperare di poter tornare all'Ariston anche nel 1987. Aveva presentato un brano importante, sulla carta un capolavoro: Perdere l'amore. Ma fu respinto.

E quella fu la sliding door di Gianni Nazzaro. L'anno successivo la stessa canzone fu presentata da Massimo Ranieri e non solo fu accettata ma vinse pure. Di più: Perdere l'amore è considerata una delle più belle canzoni popolari del Novecento. Entrambi napoletani, Nazzaro e Ranieri furono considerati «nemici» ma in realtà erano semplicemente legati dalla comune origine. In ogni caso, Nazzaro torna a Sanremo con Squadra Italia nel 1994 e poi si fa vedere nelle soap Incantesimo e Un posto al sole.

Poi sparisce dalle scene praticamente fino alla notizia della morte, comunicata da Nada Ovcina, la madre dei suoi due figli con la quale aveva riallacciato i rapporti qualche anno fa. Alla fine, un grande interprete che ha legato in modo indissolubile la sua voce alla fase più popolare della musica italiana.

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