Morto Lanfranco Malaguti, tragica fine per il famoso chitarrista jazz

Il celebre musicista è morto a 70 anni precipitando dal quarto piano dell'ospedale di Viterbo. Malaguti vinse il premio "Top Jazz" nell'89 e vantava collaborazioni importanti con jazzisti italiani e internazionali

Morto Lanfranco Malaguti, tragica fine per il famoso chitarrista jazz

Tragica fine per il chitarrista jazz Lanfranco Malaguti. Il musicista è stato trovato morto in un cortile interno dell’ospedale di Belcolle a Viterbo. Secondo la ricostruzione dei fatti, il 70enne sarebbe caduto dal quarto piano della clinica dove era ricoverato il figlio la sera del 9 dicembre scorso. Il suo corpo, privo di vita, è stato ritrovato da personale ospedaliero che ha lanciato l’allarme, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Sulla dinamica del decesso sono ancora in corso accertamenti, anche se il funerale si è svolto questa mattina (11 dicembre) nella chiesa di San Girolamo della Certosa a Bologna.

Lanfranco Malaguti era uno dei più quotati chitarristi jazz italiani. Nato a Roma nel 1949, il musicista si avvicinò al jazz negli anni ’80, entrando nel giro dei musicisti che faceva capo a Bruno Cesselli, nel centro pordenonese di Azzano Decimo. Proprio insieme a Cesselli e ad altri tre musicisti Lanfranco Malaguti formò un quintetto (il Lanfranco Malaguti quintet) e incise il primo disco di inediti, "Orsa minore" ,nel 1984. Gli anni che seguono lo vedono protagonista di numerose trasmissioni radiofoniche e televisive nostrane, ma anche in Brasile e Slovenia.

Per la televisione compose numerose sigle per la Rai, ma era la musica dal vivo il suo vero amore. Partecipò a numerose rassegne e festival jazz e in particolare nel 1989, al Festival Internazionale al teatro Ciak di Milano. Insieme ai musicisti Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, nel 1989, incise il disco "Something", il suo più noto lavoro contenente cover della band inglese The Beatles. Sempre nel 1989 vinse il premio "Top Jazz" come miglior nuovo talento, mentre nel 1991 pubblicò "Azzurro", una raccolta di brani di Celentano, Modugno, Morricone, Conte, Tenco, Endrigo e Gino Paoli. Nel 2016 il Comune di Fontanelle gli conferì la cittadinanza onoraria per il suo ruolo nel mondo della musica jazz italiana.

Il suo ultimo lavoro musicale risale al 2016 quando con il suo quartetto compose "Why not" che ha ottenuto il consenso delle più famose riviste di settore.

Lanfranco Malaguti ha collaborato con i più grandi jazzisti italiani e internazionali come Bruno Cesselli, Andrea Michelutti, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Federico Malaman, l'ex Quintorigo John De Leo, Renato Geremia, Mauro Periotto, Tony Rusconi, Luca Colussi, Romano Todesco, Massimo Zemolin, Laura Scomparcini, Gigi Rossi, Lee Konitz, Bill Smith e Marc Abrams.

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