Juice Wrld, l’astro nascente del rap statunitense e tra i cinque cantanti più ascoltati negli Stati Uniti su Spotify, è morto all’età di 21 anni. Jarad Anthony Higgin, questo il suo vero nome, si trovava all’aeroporto internazionale Midway di Chicago nella giornata di domenica 8 dicembre 2019 quando si è sentito male. Come accaduto di recente alla star Disney Cameron Boyce, Juice Wrld è collassato in preda a un attacco epilettico.
Secondo quanto riferito dai testimoni, sentiti dal sito Tmz, Higgin si è accasciato al suolo e sanguinava dalla bocca. Nei minuti precedenti, come testimoniano alcuni video su Twitter, era invece apparso sereno, sorridente e tranquillo. Il rapper era ancora cosciente quando i soccorritori sono arrivati sul posto e lo hanno portato via in ambulanza: quando è arrivato in ospedale non c’è stato nulla da fare perché era già morto.
La polizia di Chicago e gli ufficiali del Cook County Medical Examiner hanno riferito che il musicista è morto in seguito ad una “emergenza medica”. Non sono stati aggiunti ulteriori dettagli: le forze dell’ordine hanno aperto una inchiesta: sarà l’autopsia a specificare le cause del decesso.
Addio a Juice Wrld: “Era un’anima gentile”
La sua etichetta, Interscope Records, ha diffuso un comunicato in cui ricorda che Juice ha avuto “un profondo impatto” sul mondo in un periodo così breve di tempo. "Era un’anima gentile – si legge nella nota – la cui creatività non conosceva confini, un essere umano eccezionale e un artista che amava i suoi fan sopra ogni altra cosa. Perdere una persona così gentile e così vicina ai nostri cuori è devastante".
Nato e cresciuto a Chicago dalla madre single molto religiosa (che non gli consentiva di ascoltare musica hip-hop), Juice Wrld aveva compiuto 21 anni il 2 dicembre scorso. Era seguitissimo sui social: contava 10,3 milioni di follower su Instagram e 1,21 su Twitter. Proprio sul web era diventato famoso nel 2015 grazie alla piattaforma streaming SoundCloud: i suoi brani All Girls Are the Same e Lucid Dreams, capaci di fondere hip-hop, emo e rock, attirarono le attenzioni della Interscope, che offrì al cantante un contratto da 3 milioni di dollari.
I testi dei suoi brani erano considerati spesso controversi perché Juice raccontava la depressione, la morte e l’abuso di sostanze.
Death Race for Love, il suo secondo album dopo l’esordio Goodbye & Good Riddance, è uscito lo scorso marzo e ha conquistato la vetta della Billboard Hot 100. Il video di Black & White conta ad oggi 88 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il suo ultimo post su Instagram risale invece a cinque giorni prima della sua morte.
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