"The new world" e le folli regole di Terrence Malick

The new world è il film con cui Malick racconta il mito di Pocahontas, ma la lavorazione del film è stata sottoposta a numerose regole

"The new world" e le folli regole di Terrence Malick

The new world è il film diretto da Terrence Malick che va in onda questa sera alle 21.12 su Iris. La pellicola, che è stata candidata ai premi Oscar per la fotografia di Emmanuel Lubezki, porta sul grande schermo la storia dell'avventuriero John Smith e dell'indiana d'America Pocahontas, diventata famosa in Italia soprattutto grazie al lungometraggio d'animazione Disney.

The new world, la trama

La pellicola uscita al cinema nel 2005 è ambientata durante il XVII° secolo quando l'Inghilterra è più che mai determinata a conquistare le terre inesplorare e selvagge del continente americano. Sotto lo stendardo della London Virginia Company, tre navi inglesi approdano sulla costa settentrionale del nuovo mondo, dove viene fondata la città di Jamestown. Tuttavia la terra che ospita gli esploratori è ben diversa dal regno dorato che era stato promesso loro e tutti si trovano a doversi ambientare in un luogo con regole proprie, capaci di mettere a rischio anche la vita degli inglesi. Tutto precipita quando il capitano Newport (Christopher Plummer) invia John Smith (Colin Farrell) e i suoi uomini a cercare rifornimenti: John viene infatti attaccato da una tribù del luogo. L'uomo assiste all'omicidio dei suoi fedeli compagni e senza poter fare altro si lascia catturare e condurre al villaggio come prigioniero. Ed è qui che l'uomo fa la conoscenza della bellissima Pocahontas (Q'orianka Kilcher), la figlia del capo villaggio che cercherà di instaurare con John Smith un rapporto profondo, insegnandogli le bellezze della natura intorno a loro. Ma la relazione che i due instaurano non è vista di buon occhio e percepita come pericolosa.

Le regoli (folli) di Malick

Tra tutti i registi che popolano il vasto orizzonte di Hollywood, Terrence Malick è senza dubbio annoverabile tra quelli più eccentrici. L'autore de La sottile linea rossa, infatti, ha per anni evitato qualsiasi relazione con il mondo del cinema: ha evitato qualsiasi apparizione pubblica o tentativo di intervista, nascondendosi in una quotidianità in cui non voleva intrusi, al punto che spesso le testate stampa avevano a disposizione sulo una sua vecchia foto per corredare i pezzi dei film del regista che continuavano a uscire. Inoltre Malick ha sempre fatto parlare di sé per la sua tendenza a tagliare e montare i suoi film ripetutamente, finendo spesso con il tagliare anche le parti recitate da grandi star. Fece scalpore, ad esempio, la riduzione drastica del minutaggio concesso al personaggio interpretato da Sean Penn in The tree of life. Lo ha ricordato lo stesso Sean Penn in un'intervista con il The Guardian, in cui ha detto: "La sceneggiatura era una delle cose più magnifiche che avessi mai letto, ma purtroppo non sono riuscito a trovare quella stessa emozione sullo schermo. Una narrativa più chiara e convenzionale avrebbe potuto aiutare il film senza perderci in bellezza e impatto. Francamente sto ancora cercando di capire cosa ci facessi lì e cosa avrei dovuto aggiungere al contesto della storia. Per di più, Terry stesso non è mai riuscito a spiegarmelo chiaramente."

Per quanto riguarda nello specifico The new world, la tendenza di Malick a maneggiare continuamente i suoi film lo ha portato anche a fare un uso povero della colonna sonora creata appositamente da James Horner. Quest'ultimo, secondo quanto riportato da IMDB, disse che Malick aveva amato la sua colonna sonora, ma nonostante questo non aveva idea di come poterla utilizzare. Ha spiegato quindi che lavorare con Malick è stata "una delle esperienze più deludenti che abbia mai avuto con qualcuno" e che "non mi sono mai sentito così deluso da un regista." Non sorprende, dunque, che la lavorazione del film sia stata tutt'altro che idilliaca. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, Malick aveva stilato una lista di regole da seguire in modo ferreo che includevano il non usare luci artificiali ma attenersi sempre e solo a quelle naturali, utilizzare solo delle macchine da presa particolari (le steadycam) e girare tutto in modo soggettivo, lasciando inoltre che gli attori si comportassero come secondo loro avrebbero fatto i personaggi che interpretavano.

Vietò ai due attori principali, Colin Farrell e Q'orianka Kilcher, di incontrarsi prima dell'inizio delle riprese sul set. Le regole dettate da Malick furono seguite così alla lettera dal cast artistico che quando Kilcher e Farrell si incontrarono per caso prima dell'inizio delle riprese, la ragazza si limitò a voltarsi e a scappare.

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