Sarà perché l'uomo è ciò che mangia, almeno così diceva Feuerbach, oppure sarà perché, come direbbe qualche cuoco stellato, la cucina è la più sintetica delle arti ma anche quella a cui è più facile avvicinarsi.
Ma al di là dei motivi, una cosa è certa: non è più il tempo della corsa solitaria de La prova del cuoco (italica versione di Ready Steady Cook). Ormai il format con fornelli, chef stellati, aspiranti cuochi o esperte gastronomiche formose (Nigella Lawson in testa) conta decine di programmi da Cucine da incubo a MasterChef, da Cuochi e Fiamme a Il boss delle torte (anche il pasticcere merita il suo spazio).
Ora nella mischia si butta anche La5, rete del gruppo Mediaset, con The Chef. Scelgo e creo in cucina (questa sera alle 21 e 10). È una sfida a colpi di pentole che durerà 11 settimane e vedrà contrapporsi 14 aspiranti cuochi. A giudicare il loro operato due autorità gastronomiche: Filippo La Mantia (si definisce «cuoco e oste», non provate a dargli dello chef, se no vi cucina per bene) e Davide Oldani (anima del ristorante «D'O» di Cornaredo).
The Chef gioca sempre sulla formula del talent culinario, però questa volta non ci sono modelli stranieri clonati, l'idea è nata e cresciuta tutta in Italia a partire da una collaborazione tra Mondadori e Mediaset.
Il punto di partenza è stato il lancio del programma sul web a cui hanno risposto 5000 aspiranti cuochi, che hanno spedito dei filmati-ricetta. Tra questi - la selezione degli ingredienti è fondamentale sia in cucina che in tv - ne sono stati scelti 50 che hanno incontrato i due coach della trasmissione che affiancano La Mantia e Oldani: la blogger Chiara Maci e lo chef Alessio Algherini. Maci e Algherini li hanno sottoposti a svariate prove di gusto (come riconoscere bendati cibi e sapori) sino a selezionarne 28. Questi 28 si sono sfidati a singolar tenzone con ingredienti a sorpresa per arrivare ai 14 in gara (tutto questo lo vedrete stasera nella prima puntata).
Questa pattuglia si sfiderà poi in una gara a squadre (ognuna delle quali guidata dai due coach, responsabili della spesa per procurarsi gli ingredienti) che in ogni puntata dovranno reinventare una ricetta del mensile Sale&Pepe. La squadra vincente riceverà un premio in denaro da aggiungere al budget settimanale. E in ogni serata ci sarà un migliore (che potrebbe anche non appartenere al gruppo vincente) e i due peggiori che rischieranno l'eliminazione.
Ma alla fine la carta vincente della trasmissione - perché le ricette televisive il genere ormai le ha cotte e ricotte più o meno tutte - potrebbero essere i due cuochi. Formano un'accoppiata che ricorda il vecchio telefilm con Roger Moore e Tony Curtis Attenti a quei due. Davide Oldani, allievo di Gualtiero Marchesi e Albert Roux, infatti è super tecnico, rigoroso al fornello come un chirurgo in sala operatoria, preciso nel linguaggio e sobrio come il manuale di Pellegrino Artusi. Invece Filippo La Mantia è un grandioso autodidatta della cucina.
È passato dall'essere un fotoreporter de L'ora di Palermo a ristoratore d'eccellenza che nel 2011 ha deciso di cucinare a proprie spese un pranzo per 150 detenuti di Regina Coeli. Per lui quindi la cucina è istinto: «Io sono come i concorrenti, sono un concorrente passato dall'altra parte, non è che li capisco... Io sono loro». E con questo contrasto di gusti lo show è bello che servito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.