Il leader degli U2, Bono Vox, com'è noto è un europeista convinto. E più di una volta, durante i suoi concerti, ha tenuto a precisarlo. Ora però fa alcune considerazioni che, nei fatti, appaiono abbastanza critiche nei confronti dell'Ue.
In una lunga intervista al settimanale francese Paris Match, nel numero speciale in occasione dei 70 anni della rivista, il frontman della band irlandese ha toccato molti temi politici e di attualità. "Questa ondata di elezioni allarmanti segna la fine dell’innocenza. Di fronte a questo il mio consiglio è: basta lamentarsi, organizzatevi". Lo ha detto rispondendo a una domanda sul clima d’odio che sembra pervadere la politica mondiale.
Sulla nuova ondata ambientalista con protagonisti i giovani Bono ha detto che gli ricorda i suoi inizi, "quando ascoltavo le canzoni dei Public Image Limited e sentivo montare dentro di me la rabbia contro le ingiustizie. La collera è una fonte di energia".
Bono parla infine dell’Europa di cui è un grande sostenitore (ricordiamo che la bandiera blu con le stelle campeggiava sul palco degli U2 nell’ultimo tour del
gruppo): "Essere europei è un pensiero che deve diventare un sentimento. Abbiamo trasformato l’Europa in una burocrazia. Deve cambiare, riformarsi dall’interno ma non bisogna abbandonarla".
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