L'ultima "bomba" su Charlene: "Non vive con Alberto"

Il ritorno a casa di Charlene non ha spento i pettegolezzi su una presunta crisi coniugale e ora ci si mette perfino sua cognata, rivelando che la principessa non vivrebbe a Palazzo

L'ultima "bomba" su Charlene: "Non vive con Alberto"

La principessa Charlene non ha fatto in tempo a mettere piede sul suolo del principato di Monaco, che già i rumors su una possibile separazione dal principe Alberto riprendono vigore. Per la verità non si erano mai affievoliti in questi 8 mesi di lontananza della principessa. A nulla era valso l’intervento dell’erede di casa Grimaldi in difesa della moglie. Ora arrivano anche le rivelazioni bomba della cognata di Charlene, Chantell Wittstock, a cambiare quello che fino a poche ore fa credevamo fosse un lieto fine.

Charlene non abita a Palazzo

La cognata della principessa ha rilasciato delle dichiarazioni incredibili, sostenendo che Charlene potrebbe tornare a vivere non a Palazzo Grimaldi, ma in un appartamento di due stanze da letto, sopra a una cioccolateria dove, a quanto pare, abitava già prima del viaggio in Sudafrica. Chantell Wittstock, Pr della fondazione di Sua Altezza Serenissima in Sudafrica, ha commentato: “Non sappiamo ancora cosa farà. Probabilmente farà la pendolare tra l’appartamento e il Palazzo. È appena tornata ed è molto entusiasta di rivedere i figli e loro di stare di nuovo con la loro mamma. Quindi vedremo dove si sistemerà. Ma sarà con suo marito e i suoi figli. Si sta ancora riprendendo e questo non accade in una notte. Sicuramente se la prenderà con calma. Il suo obiettivo principale in questo momento sarà passare il tempo con i suoi figli e la sua famiglia. Tutto quello che possiamo dire è che gli interventi in Sudafrica sono andati bene e i medici l’hanno autorizzata a tornare a Monaco”.

Quindi dobbiamo pensare che ci sia davvero aria di crisi tra Charlene e Alberto? Su questo punto Chantell Wittstock mantiene un velo di mistero: “Non posso commentare. Ma è tornata a Monaco con suo marito e i suoi figli, il che dovrebbe dire tutto”. In realtà questo ritorno lascerebbe in sospeso molte domande. I media francesi hanno accolto con una certa perplessità le prime foto di Charlene appena rientrata a casa, lo scorso 8 novembre. Gli scatti sarebbero troppo perfetti, le pose impeccabili, come se si trattasse di una recita a uso e consumo del pubblico.

Certo, Charlene aveva un’aria emaciata, non proprio entusiasta, ma è comprensibile dopo una malattia così lunga. Non abbiamo certezze che il matrimonio dei principi sia in crisi, ma il giornale Voici dà un indizio interessante, titolando: “Charlene di Monaco è tornata: la principessa rompe il silenzio, ma dimentica di menzionare suo marito”. Il riferimento è a un filmato di ringraziamento fatto dalla principessa, in cui vengono citati tutti quelli che le sono stati accanto in un periodo durissimo della sua vita. Quasi tutti, visto che manca proprio il nome di Alberto.

Un’ipotesi agghiacciante (ma tutta da verificare)

La versione cartacea del magazine Voici, le cui indiscrezioni sono state citate da giornali come Il Tempo e Marie Claire, ha riportato anche un’altra tesi sconvolgente. Chiariamo subito che, anche in questo caso, non abbiamo certezze e dobbiamo prendere ogni notizia con le classiche “pinze”. Il settimanale sostiene che Charlene non sarebbe rimasta 8 mesi in Sudafrica a causa di un’infezione otorinolaringoiatrica, ma per un problema psicologico. La principessa sarebbe crollata emotivamente e da tempo sarebbe dipendente da farmaci, in particolare sonniferi. A quanto pare la precaria situazione psichica di Sua Altezza Serenissima avrebbe a che vedere con l’insofferenza alle regole di corte.

Non è finita qui. Lo scorso settembre Charlene non sarebbe stata ricoverata per un collasso, ma perché vittima di deliri.

Si sarebbe tagliata i capelli durante uno di questi episodi di distacco dalla realtà e avrebbe persino aggredito una sua collaboratrice, poi salvata dalle guardie del corpo. La speranza è che ora Charlene possa ritrovare la sua routine e la tranquillità.

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