Hollywood sembra "Dynasty". Recitano solo figli e nipoti di...

Scott Eastwood, Jack Huston e Oona Chaplin. In "La risposta è nelle stelle" il cast è ereditario

Hollywood sembra "Dynasty". Recitano solo figli e nipoti di...

Figli di, brand non soltanto italiano. Magari fuori dal Bel Paese il cognome non conta, se privo del carisma appartenuto al papà o agli altri consanguinei col nome in cartellone. Negli Usa, per esempio, adesso tiene banco il figlio d'una leggenda, Scott Eastwood e pare abbia la stessa carismatica presenza e il talento di suo padre Clint. Il quattro giugno potremo giudicare da vicino, perché esce La risposta è nelle stelle , commedia romantica di George Tillman dai toni western, basata sul romanzo di Nicholas Sparks e dove Scott, tra tori veri e metallici, incarna il campione di rodeo Luke, facendo innamorare, con la sua durezza, una studentessa d'arte della Grande Mela, interpretata da Britt Robertson. Né è il solo rampollo di Cinelandia a recitare in questo mélo che incrocia storie d'amore su un asse temporale altalenante tra oggi e gli anni '40 e dove figurano due nipoti di: Jack Huston e Oona Chaplin. «Il mio personaggio è un cowboy che cavalca tori, ma non vorrei imitare quello che ha fatto mio padre: nessuno può replicare Clint Eastwood», si schermisce Scott.

Comunque, crescere con uno che ha vinto 4 premi Oscar non è tutto rose e fiori. In particolare se il tuo vecchio è un osso duro come l'84enne Clint, che t'ha strapazzato da un set all'altro quand'eri bambino. Però è evidente che Scott, 29 anni di muscoli scolpiti facendo surf in California, dov'è nato a Monterey dalla bella hostess Jacelyn Reeves, ha appreso la lezione degli attori hollywoodiani di serie A. E soprattutto la tipica lezione Eastwood: «mens sana in corpore sano». Il frutto di tanta ginnastica, tra pesca d'alto bordo, surf e immersioni si può vedere nelle campagne pubblicitarie di Hugo Boss e Davidoff: il ragazzo ha un fisico che l'assiste per davvero. E lo sfoggia, sul suo profilo Instagram, davanti al carrarmato che Brad Pitt guida contro i nazisti in Fury , in sala in questi giorni. «Sto cercando di piegare il tank», posta in Rete l'emergente che cerca sempre pose da paraculo Anni Sessanta, stile “Dirty Harry”col sigaro in bocca. Con un padre così, che conta sette figli nati da varie relazioni - Clint ha sposato Maggie Johnson nel 1953 e da lei ha avuto Alison e Kyle, poi sono seguite altre storie, inclusa quella con la madre di Scott - c'è da mettersi in scia. Magari aspettando “L'onda perfetta” come il surfer che Scott interpreta nel film The Perfect Wave . «Voglio essere un uomo vero, non un attore bambino o una popstar sfarzosa, ma un protagonista che non fa stronzate», dichiara Eastwood jr. Il quale da piccolo voleva fare il Navy Seal, ma da grande sta facendo l'agente della National Security Agency nel film - per ora senza titolo - di Oliver Stone su Edward Snowden.

Non male, dopo il rodaggio con papà in Gran Torino e Flags of our Fathers . Oona Chaplin, invece,classe '86, figlia di Geraldine e del cubano Patricio Castilla, nipote del celebre Charlie e pure pronipote di Eugene O'Neill per parte di nonna, cerca di scendere dal Trono di spade , dov'è salita come Talisa Maegyr. E spara: «Quando la gente dice “Charlie Chaplin” penso a un tipo coi baffi e la bombetta. Non penso al grande uomo che è stato mio nonno». Bum! E allora perché non porta il cognome paterno? Nei panni di Ruth Oona è perfetta dentro lo scenario da Giulietta e Romeo di La risposta è nelle stelle , film che nell'infornata di rampolli annovera Jack Huston, classe 1982. Il nipote di Anjelica e Danny Huston, figli del grande John, è nato dal loro fratello Tony Huston e Lady Margot Cholmondeley, marchesa askenazita imparentata con i Rothschild. Una famosa dinastia di banchieri che in una famiglia già celebre non guasta. Tanto che il giovane Jack, notato nella serie tv Boardwalk Empire (starring il laconico veterano della prima Guerra Mondiale Richard Harrow) ha subito ereditato i sandali di Charlton Heston: sarà lui il protagonista assoluto di Ben Hur . Jack aveva cinque anni quando morì nonno John, regista de Il falcone maltese e de Il tesoro della Sierra Madre : della sua infanzia ricorda soltanto «gente strana, che lavorava non facendo niente».

Nel film di Tillman, il decimo lungometraggio tratto da un romanzo di Sparks - il primo è stato Le parole che non ti ho detto (1999) e l'ultimo The Best of me (2014) -, tocca a lui venir fuori. Innanzitutto da un'automobile che esce di strada.

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