Patrizia Bonetti è ancora sotto choc dopo l'aggressione subita circa dieci giorni fa a MIlano. L'ex gieffina, come già raccontato, si trovava in fila presso il botteghino del cinema Odeon insieme alla sua amica Aida Yespica, quando due donne si sono avvicinate e, dopo un battibecco, l'hanno pesantemente aggredita, strappandole alcune ciocche di capelli.
Le due vittime avevano avuto modo di raccontare la vicenda da Barbara d'Urso durante l'ultima puntata di Domenica Live, ma Patrizia oggi è tornata sull'argomento in un'intervista per Gossip.it. La modella, vecchia fiamma di Gianluca Vacchi, ha ricostruito ancora una volta gli attimi di paura vissuti, fornendo nuovi particolari su quanto le sia successo. "Purtroppo ho ricevuto un’aggressione da persone a me sconosciute. - spiega Patrizia in questa nuova video intervista - Sono riuscita a identificarle quindi sono più tranquilla a riguardo, però, come ho già detto, le perdono e sto cercando di andare avanti in una maniera molto positiva e non pensando alle cose negative che possono succedere”.
Poi ripercorre tutti gli istanti dell'aggressione: "Mi ha lasciato esterrefatta. Si è scatenato tutto da nulla. Io ero in fila e una delle due donne si è iniziata ad accanire nei miei confronti per il mio aspetto fisico. Poi io mi sono girata per andarmene e loro mi hanno bloccato e non mi facevano passare. Mi hanno spinto e io, che avevo dei popcorn in mano, glieli ho tirati in faccia. Credo che tutti, sentendosi aggrediti, avrebbero fatto così". Una reazione spontanea, che però ha comportato una controreazione ancor più violenta. "A quel punto si sono attaccate alla testa e hanno avuto una reazione a mio avviso davvero eccessiva".
"Con me c’era la mia migliore amica, Aida Yespica. Non so se sono più traumatizzata io o lei che non è riuscita a difendermi e che urlava con tutta la voce che aveva in corpo affinché qualcuno mi difendesse, ma nessuno è intervenuto. - continua l’ex gieffina - Anche lei è sotto shock per essersi sentita totalmente impotente dato che e sue grida di aiuto non sono state ascoltate".
Infine un resoconto sulle sue condizioni fisiche: "Ho riportato delle conseguenze fisiche. Tra i capelli ho una protesi che grazie a Dio non si vede, poi ho vari lividi sparsi, un piccolo trauma cranico, ma niente di insormontabile. Dato che mi hanno strappato i capelli ho messo una sorta di patch cutaneo che di solito viene usato per le donne con problemi oncologici che le hanno portate a perdere i capelli. Ci vorranno sei mesi per raggiungere un minimo di lunghezza dei miei capelli, in quanto mi è stato sradicato il bulbo".
Ma in una giornata come questa, di unione e solidarietà nei confronti del sesso femminile, Patrizia ci tiene a mandare un messaggio di distensione: "Non sono nessuno per criticare gli atteggiamenti degli altri. Una cosa che mi permetto però di dire: dobbiamo stare unite.
Nei tempi che corrono e con tutte le difficoltà che le donne stanno incontrando, credo che l’unione sia veramente la chiave. Per questo mi voglio fare portavoce dell’unione tra donne". Un bel modo per chudere, definitivamente, una vicenda assurda, che non deve mai più ripetersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.