Il certificato e quel particolare su Harry: è giallo sulla morte della Regina

C’è un particolare sul certificato di morte della regina Elisabetta che ha innescato un vero e proprio mistero “royal” che coinvolge il duca di Sussex

Il certificato e quel particolare su Harry: è giallo sulla morte della Regina

Lo scorso giovedì 29 settembre la National Records of Scotland ha reso pubblico il certificato di morte della regina Elisabetta. Sua Maestà, spiega il documento, è deceduta a causa dell’età avanzata l’8 settembre 2022. Ma c’è un dettaglio che non può essere passato inosservato agli sguardi più attenti: l’ora della morte, le 15:10 (orario inglese). Numeri che creano confusione se li accostiamo alla ricostruzione dei fatti relativa al modo e ai tempi in cui Harry sarebbe stato informato della morte di Elisabetta.

Cosa è accaduto?

L’annuncio della scomparsa di Sua Maestà è arrivato dalla Bbc alle 18:30 e, dice la stampa, il principe Harry sarebbe stato avvertito della morte della nonna solo 5 minuti prima che la notizia diventasse pubblica, ovvero alle 18:25 circa. Perché la royal family avrebbe atteso così tanto tempo per mettere al corrente il duca dell’accaduto? C’è un inspiegabile “buco” di più di tre ore.

Stando alla versione data dai tabloid il principe Harry sarebbe stato informato delle gravi condizioni della nonna, ma re Carlo III gli avrebbe imposto di non venire in Scozia con Meghan, la cui presenza sarebbe stata giudicata “inopportuna”. Questo divieto avrebbe scatenato un litigio tra padre e figlio, a causa del quale Harry avrebbe perso il volo privato che doveva portarlo a Balmoral e sarebbe arrivato in ritardo, quando Elisabetta II era già morta. Furibondo, avrebbe anche declinato l’invito a cena con Carlo, Camilla e William a Birkhall. Secondo un’altra versione il principe sarebbe venuto a conoscenza del decesso addirittura da alcuni report online.

In realtà queste due ricostruzioni potrebbero non essere in contraddizione tra loro. Sappiamo dalle fonti britanniche che a Balmoral, al capezzale della Regina, c’erano solo re Carlo e la principessa Anna. I principi Edoardo con la moglie Sophie di Wessex, Andrea e William erano su un aereo privato per la Scozia. A quanto sembra sarebbero stati informati del decesso mentre erano in volo. Particolare, questo, molto importante poiché nelle versioni iniziali non era ben chiaro dove si trovasse la royal family (eccezion fatta per Carlo e Anna) al momento della morte della monarca (e non poteva essere chiaro anche perché non avevamo ancora l’ora esatta della morte). Diverso sarebbe il caso del principe Harry.

Dov’era Harry quando è morta la Regina?

Nel momento in cui Elisabetta II lasciava questo mondo il duca di Sussex era a Londra ma, a quanto pare, non era ancora arrivato in aeroporto per prendere l’aereo, dopo aver perso il volo su cui viaggiavano i parenti. Dunque Harry potrebbe comunque aver discusso con il padre a causa di Meghan Markle, perdendo il primo aereo. Poi, dicono i giornali, si sarebbe riorganizzato con un altro volo privato da 30mila sterline partito da Luton alle 17:35 e arrivato ad Aberdeen alle 18:47. Così potremmo spiegare la dinamica del ritardo con cui il principe sarebbe arrivato a Balmoral, ma resta il già citato “buco” di tre ore durante il quale Harry sarebbe rimasto all’oscuro della sorte della nonna. La premier Liz Truss, per esempio, è stata avvisata della morte della Regina alle 16:30. Perché non è stato così anche per il duca?

Buckingham Palace non ha commentato, ma alcuni insider sostengono che Carlo III non avrebbe un cellulare privato e che, data la mole di impegni, anche le chiamate con i famigliari andrebbero concordate con i suoi segretari. Quindi i parenti non potrebbero contattare il sovrano direttamente. Può darsi, ma data la grave circostanza questa giustificazione non sembrerebbe molto credibile. Secondo un’altra possibilità Carlo avrebbe voluto informare di persona Harry, ma nella concitazione generale non sarebbe riuscito a trovare il momento giusto (anche questa ipotesi non sarebbe proprio solida, però non è impossibile).

L’operazione "London Bridge", da applicare alla morte di Elisabetta II “era pianificata nei minimi particolari”, dice il Daily Mail, ma “il dolore per la grave perdita ha inevitabilmente generato il caos”. C’è anche chi sostiene che non fosse semplice contattare Harry. Qualcun altro rivela che il duca sarebbe stato a conoscenza del fatto che Carlo lo stesse cercando, ma avrebbe evitato di proposito di parlargli, ancora furioso per il litigio avuto a causa della duchessa di Sussex.

La situazione non è affatto chiara.

Se sommiamo questo mistero al fatto che Harry e Meghan sono tornati a Montecito subito dopo i funerali di Elisabetta e che, a quanto sembra, neppure la passeggiata a Windsor con William e Kate avrebbe riportato la pace (anzi, ci sarebbero state lunghe trattative prima di arrivare a quell’uscita a quattro), intuiamo che i legami tra i Sussex e i Windsor potrebbero essere irrimediabilmente compromessi.

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