Così la Marchesini ironizzava sulla morte: "Ho già adocchiato un posticino per le mie ceneri"

"Ho già adocchiato un posticino...". Scriveva così Anna Marchesini nella sua pagina ufficiale, parlando del suo "dopo"

Così la Marchesini ironizzava sulla morte: "Ho già adocchiato un posticino per le mie ceneri"

"Ho già adocchiato un posticino...". Scriveva così Anna Marchesini nella sua pagina ufficiale, parlando del suo "dopo". Un posticino nella sala riunioni della Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico dove avrebbe voluto fossero conservate le sue ceneri. "Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni" scriveva l'attrice, "con un piccolo cofanetto verde di porcellana. Ritengo sia l'ideale per contenere le mie ceneri. È un'aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto da un mucchietto di ceneri non è appropriato", aggiungeva con la consueta ironia. "Posso tentare... E se mi ribocciano?", scriveva ancora facendo riferimento ai due "no" che ricevette prma di essere ammessa all'accademia di cui dal 2007 sarebbe diventata una delle insegnanti, "e se poi l'accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No, eh! Essere spazzata via dall'Accademia no mai più!".

Il rapporto di Anna Marchesini con la Silvio D'Amico è sempre stato molto stretto. "È stato il mio sogno entrare" scriveva, "certe volte salivo in ascensore fino al quinto piano, salivo in "paradiso" solo per sentire l'odore, attraversare un corridoio, fare una domanda, solo per stare lì".

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