Priyanka Chopra la star indiana di «Quantico»: «Interpreto un'agente Fbi contro i pregiudizi»

La ex Miss Mondo ci racconta la sua esperienza, sul set della serie americana

Priyanka Chopra la star indiana di «Quantico»: «Interpreto un'agente Fbi contro i pregiudizi»

da Los Angeles

Intrighi, azione, complotti internazionali e una bella ragazza dal fascino esotico. È questa la ricetta del successo di Quantico, serie thriller che torna con la seconda stagione sugli schermi di Fox (canale 112 di Sky) da oggi, alle 21. Il fascino esotico è garantito da Priyanka Chopra, 33 anni, di origini indiane, ex Miss Mondo e star di Bollywood, forse la prima attrice indiana a sfondare davvero nella industry hollywoodiana.

Priyanka si era trasferita negli Usa da giovanissima, quando con la famiglia era immigrata a Boston per poi tornare in India. Due anni fa ha percorso il tragitto inverso, nel pieno del successo della sua carriera d'attrice a Bollywood, l'industria del cinema indiano, e dopo essere stata incoronata Miss Mondo. Ambientata tra le reclute dell' Fbi e creata da Joshua Safran (Gossip Girl e Smash), la serie prende il nome dalla città della Virginia che ospita l'Accademia dell'Fbi. La seconda stagione riprende da dove era finita la prima, con Alex, il personaggio interpretato da Priyanka che dopo l'esperienza all'FBI decide di cambiare vita, ma viene contattata dalla Cia. I servizi segreti americani la vogliono per cercare di sventare un attacco informatico. La chiave del successo della serie non sta tanto nella trama piena di azione. Sta soprattutto nella rappresentazione di un gruppo eterogeneo di reclute, un melting pot culturale che racconta l' America di oggi e molto simile all'ambiente che Priyanka ha incontrato quando è arrivata per la prima volta negli Usa: «Non fu facile all'inizio, ero diversa dalle altre ragazze. Mi faceva paura la mia diversità. Così saltavo il pranzo per mettere da parte i soldi per comprarmi i vestiti, per sembrare occidentale».

In Quantico, spiega, «Affrontiamo certi temi, sì, e lo facciamo mostrando varie facce della medaglia: la paura, il sospetto, la reattività. Con la nostra serie sfidiamo la paura del diverso, la xenofobia e gli stereotipi etnici».

Priyanka è la prima attrice di Bollywood ad ottenere un ruolo da protagonista in una serie internazionale. «Dopo due anni stento ancora a rendermi conto della magnitudine di quanto mi sta succedendo. Quando ero una ragazzina, a Boston, non c'era nessun personaggio che avesse il nostro aspetto in tv. Erano tutti, solo, bianchi. E questo mi fece subito uno strano effetto. Andavo a scuola e vedevo ragazzi indiani, neri, asiatici, poi accendevo la tv e il mondo era monocolore».

Ora le cose stanno cambiando. Ci tenevo molto che il mio non fosse un ruolo stereotipato e non lo è. Troppo spesso noi indiani veniamo messi in una scatola con un'etichetta. L'etichetta dice chi dobbiamo essere. Questa volta non è stato così, altrimenti non avrei accettato. Alex, il mio personaggio, è una ragazza di oggi, una ragazza che appartiene al mondo intero. È una Jason Bourne al femminile».

Eppure essere belle a volte non aiuta e genera pregiudizi: "Mi sono dovuta scontrare con certi stereotipi sulle modelle belle ma stupide. Ma la mia storia racconta qualcosa di molto diverso. Sono entrata in questo mondo quasi per caso. Volevo essere un ingegnere aeronautico e stavo studiando per diventarlo. Un giorno dovetti fare alcune foto per una borsa di studio universitario e il fotografo mi chiese se poteva farmi qualche foto in più. Acconsentii. Erano un po' sfocate, molto glamour ma davvero brutte e mia mamma, che invece pensava fossero bellissime, senza dirmi nulla le mandò al concorso di Miss India. Avevo 17 anni, ci andai solo perché volevo saltare alcuni esami.

Vinsi e poi vinsi Miss Mondo, poi sono arrivati i primi film.. Credo che il destino mi abbia aiutato in un modo strano a trovare una professione a cui ero portata. Nessuno della mia famiglia era nemmeno andato mai nemmeno a Mumbai a vedere un film».

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