Emily Ratajkowski è incinta e per annunciare il lieto evento ha scelto le pagine dell'iconico settimanale Vogue USA. Per lei e il marito, il regista e produttore indipendente Sebastian Bear-McClard, questo è il primo figlio e i due si dicono al settimo cielo ma restano fedeli alle loro ideologie e alle battaglie che, da sempre, Emrata combatte sui social e non solo in favore delle donne e di tutte le minoranze, diventando quasi una maître à penser pop dal forte orientamento dem.
Proprio in quest'ottica, la super modella ha deciso di non voler rivelare il sesso del nascituro, preservandone la libertà di decidere chi essere. Da anni, ormai, Emily Ratajkowski è impegnata sul fronte civile con battaglie che mirano a riconoscere l'uguaglianza e a eliminare le disparità. Si è spesso battuta contro il body-shaming, ha mandato messaggi per il body-positive e si è sempre schierata dalla parte della comunità LGBT. L'impegno sociale l'ha portata anche in carcere durante una manifestazione in sostegno del movimento MeToo, durante le proteste del 2018 contro la nomina alla Corte Suprema del giudice Brett Kavanaugh, accusato di aver molestato numerose donne. Ora che si appresta a diventare mamma, probabilmente Emily Ratajkowski ridurrà il suo impegno civile sul campo ma continuerà a portare avanti le sue idee, abbracciando anche la cause delle madri.
L'intervista rilasciata a Vogue USA è molto introspettiva e intima. La modella è sempre stata piuttosto generosa con i giornalisti e anche stavolta ha regalato un racconto profondo del momento che sta vivendo. Proprio alla luce di questo, lei e suo marito hanno deciso di non voler sapere (o forse rivelare) il sesso del bambino che nascerà tra qualche mese. È inevitabile che amici e parenti della modella, una volta fatte le dovute e sincere congratulazioni per il lieto evento, chiedano se sarà un maschietto o una femminuccia. È a questo punto che Emily Ratajkowski inizia la sua battaglia ideologica: "A noi piace rispondere che non sapremo il sesso fino a quando nostro figlio non avrà compiuto 18 anni e che poi ce lo farà sapere. Le persone sorridono, ma questo nasconde una verità importante: non non abbiamo idea di chi – o che cosa – stia crescendo nella mia pancia".
Quella di Emrata è sicuramente una provocazione dettata dalla voglia di lanciare un messaggio positivo, visto che quello a cui si riferisce lei non è il sesso del nascituro, che viene
definito geneticamente, ma l'orientamento sessuale, che è tutta un'altra cosa. La modella ha deciso di fare una forzatura per rendere la sua narrazione più avvincente e i suoi fan sembrano aver apprezzato.
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