Niente da fare, difficile trattenersi. Ci sono momenti nei quali con Lillo e Greg su Radio2 la risata scatta automatica, all'improvviso, anche ascoltando distrattamente l'incredibile compilation di gag che questa coppia sforna ogni settimana (Lillo e Greg 610, sabato e domenica dalle 10,35 alle 12 su Radio2). Ieri è capitato durante la rubrica «La radio con le consonanti sbagliate» durante il dialogo surreale fra conduttore e ascoltatore a base di «Pronfo?», «Pronfissimo», «Ogay», «Fantastilo». La domanda sul celebre «attore napolebano» aveva tre possibili risposte: «Potò», «Topò», «Rotò». «Dai, è facilittimo». «Facilittimo un porno». In realtà la risposta giusta nella «radio con alcune consonanti sbagliate» ovviamente non esiste e quindi il gioco si è chiuso con un «siete dei truffatori» annegato tra le risate non solo dell'ascoltatore distratto (fino a quel momento) ma anche degli stessi conduttori che proprio non riuscivano a trattenerle.
Bentornati nel mondo radiofonico di Lillo e Greg che, con la sempre più brava e sempre più sottovalutata Carolina Di Domenico, è un antidoto naturale alla malattia di prendersi troppo sul serio. Nell'epoca del politically correct, Pasquale «Lillo» Petrolo e Claudio «Greg» Gregori vanno in controtendenza inventandosi personaggi come Valerietta Paolantozzi, che rivela la propria grave crisi coniugale nell'indifferenza dei conduttori, o il regista Guido Anselmi che presenta «Nove settimane e 8 e mezzo» perché si è inventato il «movie mash», ossia il remake di due o tre film per volta.
Dagli spot dei produttori Acazzari «distillatori dal Terzo secolo avanti Cristo» fino alle immortali opinioni del Grande Capo Estiqaatsi su Wanda Nara e Mauro Icardi, Lillo e Greg stanno scrivendo un manuale del surrealismo che passerà alla storia della radio per creatività e longevità (e anche la colonna sonora del programma è radiofonicamente scorretta).
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