Ultim'ora
Gb, allarme sicurezza: evacuato terminal sud aeroporto di Gatwick
Ultim'ora
Gb, allarme sicurezza: evacuato terminal sud aeroporto di Gatwick

Rambo, l'eroe di guerra e le mele che ispirarono il personaggio di Stallone

Rambo è, insieme a Rocky, il personaggio più famoso della filmografia di Sylvester Stallone: un veterano di guerra ispirato a un vero soldato, ma anche a delle mele

Rambo, l'eroe di guerra e le mele che ispirarono il personaggio di Stallone

Rambo, che andrà in onda questa sera alle 21.23 su Italia 1, è il film di Ted Kotcheff che ha portato sullo schermo uno dei personaggi più iconici della carriera di Sylvester Stallone. Tratto dal romanzo di David Morrell, Rambo - al pari di Rocky - è diventato un vero e proprio cult del cinema d'azione e ha collaborato a rendere Stallone un divo di Hollywood.

Rambo, la trama

John Rambo (Sylvester Stallone) è un veterano della guerra in Vietnam la cui placida vita viene sconvolta quando, sette anni dopo il conflitto, scopre che un suo vecchio amico e commilitone è morto a causa di un erbicida usato durante lo sforzo bellico. Sconvolto dalla notizia, John comincia a vagare senza meta, troppo assorto nei suoi pensieri per accorgersi che sulle sue orme c'è il crudele sceriffo Will Teasle (Brian Dennehy), che finisce con l'arrestarlo per il reato di vagabondaggio. È l'inizio di una vera e propria reazione a catena: alla stazione di polizia l'uomo viene infatti malmenato con tale ferocia da essere costretto a rivivere gli orrori subiti in Vietnam. Dopo aver avuto la meglio sui suoi assalitori, Rambo riesce a scappare nei boschi, dove però viene inseguito da Teasle e dagli altri che lo accusano di omicidio. Sarà l'inizio di uno scontro senza esclusioni di colpi.

Come è nato il personaggio più famoso di Sylvester Stallone

Uscito in sala trentanove anni fa, Rambo rappresenta una di quelle pellicole in grado di travalicare i limiti del tempo e trasformarsi in un classico della storia del cinema, con un successo che non si è mai davvero esaurito. Un successo che, di sicuro, non si aspettava David Morrell, l'autore del romanzo originale First blood da cui il film è tratto. Soprattutto se si tiene conto che il nome del protagonista è nato a partire da una mela. Nel romanzo, il personaggio interpretato poi da Sylvester Stallone sullo schermo, non ha un nome di battesimo. Mentre nel film lo spettatore ha a che fare con il soldato John Rambo, nel romanzo l'uomo viene identificato solo con Rambo. La nascita di questo nome viene, come riportato da NerdBurger.com, da una varietà di mele creata da un contadino svedese di nome Peter Gunnarsson Rambo, che portò con sé i semi di quelle mele quando emigrò negli Stati Uniti. Mentre Morrell era alle prese con la primissima stesura del romanzo ed era alla ricerca di ispirazione per il nome da dare al suo antieroe affetto dalla sindrome dello stress post-traumatico, sua moglie si presentò a casa proprio con le mele Rambo e questo fece sì che lo scrittore trovasse il nome che stava cercando.

Ma la vera fonte di ispirazione per la nascita dell'iconico personaggio è Audie Murphy, uno dei soldati americani più decorati della seconda guerra mondiale. In un'intervista riportata da Digital Spy, Morrell descrive in questi termini il soldato che lo ha ispirato:"Era un giovane del Texas che andò in Europa e fece cose straordinarie. Non riusciresti a credere che un essere umano possa fare questo genere di cose. E così ho cominciato a chiedermi come Murphy abbia scritto un libro intitolato To hell and back riguardo la sua esperienza in guerra. Aveva tutti i sintomi del disturbo post-traumatico. Dormiva con una pistola e molto spesso si svegliava nel cuore della notte, urlando e impugnando la sua arma. Per questo Murphy divenne il mio modello".

Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, Audie Murphy venne decorato con trentatré medaglie, compresa la Medaglia al Valore, il più alto riconoscimento per un militare. I riconoscimenti gli vennero dati per il coraggio dimostrato in Francia e in Belgio durante la seconda guerra mondiale e per aver ucciso più di 240 soldati tedeschi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica