In questi giorni le autorità, i giornali, le televisioni di mezzo mondo ci stanno imponendo di stare a casa ed evitare di uscire senza una reale necessità. Una misura fondamentale per cercare di contrastare la diffusione del contagio da coronavirus. Come riporta Il Fatto Quotidiano, però, sembra che per alcune persone queste regole non valgano. Per esempio per il re di Thailandia. Come rivela Bild Online, Rama X si troverebbe in vacanza in Baviera con il suo harem. A quanto sembra il sessantasettenne monarca orientale avrebbe affittato il Grand Hotel Sonnenbichi (chiuso a causa delle misure contro il coronavirus) per il suo seguito, mentre lui e le sue venti concubine si sarebbero ritirati in una villa del sovrano sul lago Starnberg, a circa trenta chilometri dall’hotel.
Bild Online si è interrogato sull’opportunità di questo viaggio in un periodo così tragico per tutto il mondo, dichiarando: “La chiusura per lui non vale”. Il giornale ha riportato il permesso speciale accordato al re di Thailandia per entrare in Germania. Su questo documento possiamo leggere la motivazione secondo la quale “gli ospiti appartengono tutti a un gruppo omogeneo di persone, fra i quali non vi è alcuna fluttuazione”. Tuttavia il tabloid evidenzia il fatto che ai tedeschi non sia consentito viaggiare e tantomeno mettere il naso fuori di casa a meno che non sia per necessità. Perché, dunque, il re di Thailandia può godersi le vacanze in Baviera mentre le persone comuni devono passare giornate intere tra ansie e speranze, private della loro normale quotidianità?
Il Fatto Quotidiano rivela anche che 119 membri dello staff del re di Thailandia sarebbero già rientrati a Bangkok e qui la domanda sorge spontanea: saranno in quarantena oppure no? Il viaggio dell’eccentrico sovrano ha innescato una dura polemica anche nella stessa Thailandia. Quando un attivista dissidente ha diffuso la notizia delle vacanze regali, nel giro di 24 ore su Twitter è stato rilanciato più di un milione e mezzo di volte lo slogan “Perché abbiamo bisogno di un re?”. Una frase molto forte e audace, se teniamo conto di un dettaglio non da poco, ovvero chi offende il re di Thailandia rischia fino a 15 anni di carcere. La questione del viaggio di Rama X non è da sottovalutare. Non solo può generare malcontento in tutto il globo, ma anche creare un precedente pericoloso di questi tempi.
Più volte gli esperti ci hanno spiegato che i virus viaggiano con le persone. Per questo è stato necessario ridurre al minimo gli spostamenti e in alcuni casi perfino proibirli. Una misura di contenimento che può salvare moltissime vite e che dovrebbe tirare fuori anche la solidarietà tra gli uomini e l’altruismo (che non sono utopie né valori andati in “pensione”).
Sappiamo che per sua natura il coronavirus è qualcosa di microscopico e inerte che si comporta da parassita e come tale ha bisogno di un corpo vivo per vivere a sua volta. Non è “interessato” a eventuali lignaggi, a sfide o presunzioni. Ciò che gli “interessa” siamo noi, le nostre cellule. Anche quelle del re di Thailandia.
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