"In questa casa ci sono i fantasmi". E la Regina viola il protocollo reale

Fra fantasmi e nuove assunzioni, con la famiglia reale non ci si annoia mai. La regina Elisabetta promuove il vaccino

"In questa casa ci sono i fantasmi". E la Regina viola il protocollo reale

Per i reali essere popolare vuol dire anche dettare delle mode o, in maniera ancora più incisiva, riuscire a influenzare il comportamento di milioni di persone. Per fare questo, però, servono due caratteristiche: autorevolezza e discrezione intesa come la capacità di “dosare” la propria presenza sotto i riflettori. Abilità in cui la regina Elisabetta eccelle. Tanto da diventare, più di 60 anni fa, una “testimonial” del vaccino antipolio, riuscendo a convincere, con il suo esempio, milioni di inglesi a vaccinarsi. Strategia riproposta con successo anche oggi, in piena pandemia.

Case regali…stregate

Un castello, soprattutto se si trova in Gran Bretagna, non è tale se non ci abita almeno un fantasma (a momenti viene citato perfino sugli atti di proprietà). Le leggende narrano di spettri che si aggirano perfino tra le stanze di Sandringham, Kensington Palace e Buckingham Palace. Di certo starete pensando al fantasma di Lady Diana e ai presunti “riti” per placarne la furia. No, parliamo di presenze antiche quanto queste dimore. Per esempio a Sandringham il principe Carlo sentirebbe dei soffi d’aria (saranno spifferi? Chiudete bene le finestre). A Buckingham Palace, invece, si aggirerebbe lo spettro di un monaco coperto da un cappuccio con catene (rumorosissime) alle mani. Infatti sul terreno dove ora sorge il palazzo reale, prima c’era un monastero. Tra le celle di cui era composto ve ne era una per le punizioni. Proprio lì, secondo le leggende, sarebbe morto il monaco. L’appartamento 1A di Kensington Palace, dove vivono William e Kate, ospiterebbe le inquietanti presenze di alcuni fantasmi, tra cui quello di Giorgio II. In particolare sarebbe infestata la nursery di George, Charlotte e Louise. I Cambridge, però, vivono tranquilli e non avrebbero mai avvertito nulla di strano.

Il principe Harry “presente” alla cerimonia d’inaugurazione di Joe Biden

Proprio non ci aspettavamo di vedere il principe Harry al giuramento del nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. In effetti il duca di Sussex non era lì nel senso “fisico” del termine ma, durante il saluto tra i Biden e i Clinton, alcuni attenti osservatori hanno notato qualcosa di strano sullo sfondo. Guardando meglio si sono resi conto che non si trattava di un abbaglio: la foto del principe in uniforme è davvero appesa su una parete alla Casa Bianca. Risale al 10 maggio 2013, quando Harry, con indosso l’uniforme dei Blues and Royals, posò una corona di fiori all’Arlington National Cemetery per omaggiare i caduti in Iraq e in Afghanistan. Fu proprio durante quel viaggio negli USA che il principe Harry incontrò per la prima volta l’allora vice di Obama, Joe Biden e sua moglie Jill.

Lavorare per Kate Middleton? È possibile ma solo a due condizioni

In questo periodo William e Kate stanno svolgendo i loro compiti istituzionali in smartworking da Sandringham. La regina Elisabetta ha “prestato” loro la sua tenuta affinché potessero lavorare in tutta tranquillità con il loro staff. A proposito, vi piacerebbe lavorare per i Cambridge? Non è impossibile, soprattutto ora che si è liberato un posto da segretario privato. Christian Jones, il fidato collaboratore che occupava questo carica di responsabilità, si è appena dimesso, destinazione una società di private equity. Per lavorare con William e Kate ci sono solo due semplici (?) regole da rispettare, stabilite per contratto: discrezione e riservatezza. Su questo i duchi non transigono. Pena il licenziamento in tronco.

La prima royal testimonial dei vaccini? La regina Elisabetta, naturalmente

La regina Elisabetta pioniera e sostenitrice della vaccinazione già 64 anni fa? Ebbene sì. A dire il vero Sua Maestà ha due precedenti illustri, cioè la regina Vittoria e l’imperatrice Caterina di Russia. Tuttavia è la prima sovrana del Novecento a essersi schierata pubblicamente a favore dei vaccini. Nel 1957, per sedare le polemiche sugli effetti collaterali del vaccino antipolio e sensibilizzare il popolo su questo tema, Elisabetta II fece sapere che ai suoi due figli, il principe Carlo e la principessa Anna, erano state somministrate due dosi a distanza di un mese. La Regina aveva agito (giustamente) nonostante il parere contrario della corte, infrangendo perfino il protocollo.

Infatti diramò un comunicato ufficiale per annunciare la notizia, nonostante le regole di Palazzo stabiliscano che le questioni mediche dei royal debbano rimanere private. Stessa linea di condotta tenuta anche oggi, con il vaccino anti Covid 19. Ancora una volta Elisabetta ha dato prova di essere una Regina moderna e piena di buon senso.

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