Cosa accadrà al principe Andrea ora che la royal family lo ha lasciato da solo a combattere in un’aula di tribunale e la Regina lo ha privato di gradi militari, patronati e trattamento di altezza reale? Il duca può contare solo sulle sue forze, anche economiche, pur sapendo che, anche in caso di assoluzione, la sua vita non tornerà più quella di prima.
Nessuna via di scampo
Il principe Andrea verrà processato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di Virginia Giuffre. Così ha stabilito il giudice Lewis Kaplan lo scorso 12 gennaio, respingendo la richiesta di archiviazione dei legali del duca. Cosa accadrà da ora in poi? Andrea dovrà difendersi in un’aula di tribunale, non a parole, ma portando le prove. Il processo è un disonore che ha travolto l’intera royal family, minacciando la sopravvivenza della monarchia. La regina Elisabetta, pur profondamente addolorata, ha dovuto scegliere di comportarsi da sovrana, mettendo in un angolo i sentimenti materni. Sembra che il giovedì successivo alla decisione del giudice Sua Maestà abbia ordinato al figlio di presentarsi al Castello di Windsor. Il principe l’ha raggiunta in cinque minuti, visto che vive a pochi chilometri da lei, al Royal Lodge. Durante un colloquio privato, durato 90 minuti, la Regina ha informato Andrea di ciò che di lì a poco sarebbe divenuto di dominio pubblico, mettendo un punto sulla sua vita pubblica.
Da principe a “privato cittadino”
Alle 17:07 (ora inglese) del 13 gennaio 2022 Buckingham Palace ha emesso un comunicato ufficiale che non lascia spazio a interpretazioni: “Con l’approvazione e il consenso della Regina le affiliazioni militari e i patronati reali del duca di York sono stati restituiti alla Regina. Il duca di York continuerà a non prendere parte ad alcun impegno pubblico e si difenderà in tribunale da privato cittadino”. Una nota breve e concisa con cui il principe Andrea è stato fatto fuori dalla royal family: la vita pubblica del duca, che già aveva subito una battuta d’arresto il 20 novembre 2019, dopo lo scandalo Epstein, è stata cancellata per sempre. Un insider ha confermato che al duca di York sarebbe stato tolto anche del trattamento di altezza reale. L’attenzione cade sulle parole “privato cittadino”: i Windsor abbandonano il principe Andrea al suo destino, sacrificandolo per salvare la Corona. Una fonte ha detto: “Tutto per la sopravvivenza dell’istituzione. Così è sempre stato e così sarà sempre”. La Regina non avrebbe intenzione nemmeno di pagare le spese legali del figlio e tantomeno l'eventuale risarcimento milionario alla Giuffre. Per questo Andrea avrebbe già messo in vendita, per 17 milioni di sterline, lo chalet di Verbier (Svizzera), acquistato nel 2014 per 16,6 milioni di sterline (20 milioni di euro). Piccolo dettaglio: la precedente proprietaria dello chalet, Isabella de Rouvre, sostiene che il principe non le abbia pagato gli ultimi sei milioni di sterline per l’acquisto. Per continuare a difendersi in tribunale il duca dovrà vendere la proprietà e saldare il debito.
Il potere dietro la Corona: William e Carlo
Gli ordini della regina Elisabetta in merito alle sorti del terzogenito sarebbero il frutto di un vertice con il principe Carlo e il principe William. Subito dopo la decisione del giudice Kaplan e prima che Sua Maestà parlasse con Andrea, il principe William e Carlo, furiosi, si sarebbero presentati al Castello di Windsor per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. Una fonte racconta al Mirror. “Sia [William] che il padre Carlo credono che il duca di York abbia combinato un disastro totale. Non c’era tempo da perdere. Era necessario intervenire”. Il vertice sarebbe andato avanti per ore e l'epilogo è stato riassunto da un altro insider così: “[Andrea] sparirà per sempre dalla vita pubblica”. I detrattori sostengono che il principe di Galles, mosso dalla gelosia nei confronti del fratello, da sempre il prediletto della sovrana, abbia colto l’occasione per sbarazzarsene definitivamente. La questione è molto meno sentimentale. Il guaio in cui si è cacciato il principe Andrea non ha soluzione. La monarchia non sta vivendo tempi d’oro. Elisabetta II è una leggenda già in vita, ma i suoi successori devono guadagnarsi il favore dei sudditi senza fare errori. Per quanto riguarda il principe William, poi, i rapporti con lo zio sarebbero compromessi dallo scandalo Epstein. A novembre del 2019 un insider disse che, secondo il duca di Cambridge, la rimozione di Andrea dai suoi incarichi pubblici era “la cosa giusta da fare”. Un'altra fonte aggiunse: “William è sempre più coinvolto nelle decisioni dell’istituzione e non è un grande fan di suo zio Andrea”. Per William la negatività da cui è circondato lo zio sarebbe “un rischio”, una “minaccia per la famiglia”. Il popolo non ama il principe Andrea e lo considera un “ingrato”. Questa percezione, secondo il duca di Cambridge, “è davvero pericolosa”.
Il principe Andrea rischia l’estradizione?
Non poter più contare sui privilegi della condizione di membro senior della royal family rende il duca di York giudicabile come un comune cittadino? In parte sì. Virginia Giuffre ha intentato una causa civile, non penale, quindi il principe Andrea non rischia l’estradizione. Edward Grange, esperto in materia, ha dichiarato al Daily Mail: “L’estradizione non può avere luogo finché il caso rimane all’interno della giurisdizione civile. Il principe Andrea sarebbe a rischio di estradizione solo se fosse accusato di un reato penale negli Stati Uniti che comporta una pena detentiva di 12 mesi o più”. Tuttavia il duca può essere interrogato dall’Fbi: il confronto potrebbe avvenire nel Regno Unito, ma non è certo. Se l’Fbi insistesse per interrogare il duca negli Usa e lui si rifiutasse, c’è il rischio di incidente diplomatico. D’altra parte se Andrea si recasse negli Usa per sua volontà, potrebbe essere obbligato a testimoniare in un’aula di tribunale. La baronessa Helena Kennedy, esperta in diritti civili, avverte: “Non manderei [Andrea negli Stati Uniti] perché sarei molto preoccupata dal fatto che all’improvviso possa essere arrestato e non possa più lasciare gli Usa. Sarei molto in ansia”. Andrea non può nemmeno appellarsi all’immunità regia. Al Times l’esperto di estradizione Ben Keith ha spiegato: “La Regina è il solo membro della famiglia reale a beneficiare dell’immunità regia”.
Testimoni d’eccezione: Carlo e Meghan
Ora che il principe Andrea dovrà affrontare il processo e comincerà la fase delle deposizioni, c’è la possibilità che venga chiamata a testimoniare Meghan Markle. L’avvocato di Virginia Giuffre, David Boies, sarebbe interessato ad ascoltare la sua testimonianza: “È qualcuno su cui possiamo contare per raccontare la verità. Di lei ci fidiamo” perché ha avuto contatti con il duca di York “almeno per un certo periodo di tempo” e “potrebbe sapere cose molto importanti”. Inoltre, continua il legale, Meghan vive negli Stati Uniti, un Paese su cui “abbiamo giurisdizione”. Boies vorrebbe ascoltare addirittura il principe Carlo: “Chiederemo una o due deposizioni di persone vicine ad Andrea, che sono a conoscenza delle sue azioni. Queste potrebbero comprendere la sua ex moglie, ma anche il fratello”. Con ogni probabilità il principe Carlo eviterà qualunque coinvolgimento nei guai del principe Andrea. Quanto a Meghan Markle, è da dimostrare che sappia qualcosa d interessante, visto che i suoi rapporti con lo zio del marito non sembravano tanto confidenziali. Senza contare che la duchessa, qualora rivelasse qualcosa di compromettente, si giocherebbe la reputazione di attivista per i diritti civili che si sta costruendo passo dopo passo.
Il principe Andrea perderà il titolo di duca di York?
Darryl Smalley, senior member del City of York Council, chiede che al principe Andrea venga revocato il titolo di duca di York, in quanto vincolato alla città di York, di cui Smalley vuole proteggere il buon nome: “Il legame unico di York con la Corona e la monarchia è una parte importante dell’eredità della città, della [sua] storia e una grande fonte di orgoglio”, aggiungendo: "Penso che la maggioranza delle persone di York sentano di voler proteggere la reputazione di York. Nessuno è al di sopra della legge”. Il titolo di duca di York risale al XIV secolo ed è una proprietà della Corona. Quando il principe Andrea morirà, il ducato tornerà al sovrano. Le principesse Beatrice ed Eugenia non lo erediteranno, poiché può essere tramandato solo in linea maschile. Per togliere questo titolo al Andrea è necessario un atto del Parlamento. Non dimentichiamo, poi, che il duca è ancora nella linea di successione al trono e principe per nascita. Il titolo di principe è garantito dalle lettere patenti volute da Giorgio V nel 1917. Si tratta di provvedimenti a effetto immediato, equiparati alle leggi ed emanati dal sovrano senza l’approvazione del governo. Nella Storia questi documenti sono stati spesso usati per conferire titoli nobiliari (ma ne esistono di diversi tipi, per esempio con valore amministrativo). Se la Regina volesse privare Andrea del suo status “principesco” dovrebbe emanare una nuova lettera patente. Lo stesso vale per il principe Harry. Molti hanno visto, nella situazione di Andrea, una somiglianza con le condizioni affrontate dal duca di Sussex e da Lady Diana. A tutti e tre è stato tolto il trattamento di altezza reale, ma non il titolo, date le difficoltà già accennate. Le similitudini, però, finiscono qui. Harry e sua madre non sono mai stati trascinati in tribunale per reati sessuali.
La regina Elisabetta non può sopportare altro dolore
La regina Elisabetta ha visto il nipote rivoltarsi contro la Corona e aggredire la sua famiglia in diverse interviste che hanno fatto il giro del mondo. Ha assistito al declino del duca di York e ha dovuto degradarlo lei stessa al rango di comune cittadino, togliendogli i gradi di colonnello in capo di ben nove reggimenti, di aiutante di campo di Sua Maestà, di Colonnello dei Grenadier Guards, uno dei reggimenti di fanteria più antichi dell’esercito britannico. Andrea ha ereditato quest’ultimo titolo dal principe Filippo, nel 2017. Per ora la sovrana gli ha lasciato solo il titolo di membro dell’Ordine della Giarrettiera, il più prestigioso d’Inghilterra. Come riesce, la Regina, a incassare ogni colpo? Ha un’incredibile forza, ma a tutto c’è un limite, ha puntualizzato l’esperto Robert Jobson, che si è chiesto: “Per quanto ancora la Regina, ormai quasi 96enne, potrà sopportare tutto questo? I principi Harry e Andrea devono controllarsi.
Sua Maestà ha regnato per circa 70 anni e sta vedendo la reputazione dell’istituzione che lei ha servito distrutta dall’interno”. La Regina osserva il suo mondo crollare, abbattuto da coloro che avrebbero dovuto rispettarlo. Reggerà il nuovo affronto del processo a suo figlio?
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