Rita Dalla Chiesa: "Caro Sindaco Raggi venga a prendere un caffè davanti ai cassonetti di casa mia"

Dopo gli auguri al Sindaco Raggi inviati con un post che fotografa la condizione dell’immondizia a Roma, Rita Dalla Chiesa in questa intervista racconta perché se potesse lascerebbe Roma, ormai invivibile e si trasferirebbe a Milano

Rita Dalla Chiesa: "Caro Sindaco Raggi venga a prendere un caffè davanti ai cassonetti di casa mia"

“Se vuole venire a prendere un caffè a casa mia io sono sempre disponibile. - esordisce Rita Dalla Chiesa non appena la raggiungiamo telefonicamente - Casa mia è aperta al Sindaco e a chiunque voglia venire a vedere con i propri occhi in che modo stiamo vivendo qui a Vigna Clara (zona bene di Roma Nord). Non è l’unico quartiere ovviamente, ma vivendo qui io mi rendo conto che una delle più belle zone di Roma, è diventata una discarica a cielo aperto. Questa era una strada piena di Pini, conosciuta per la bellezza di questi alberi e del verde, invece hanno tagliato molti alberi le cui radici hanno sollevato il marciapiede e il manto stradale, creando delle buche dove la gente cade”.

-Dove sono i cassonetti per l’immondizia?

“Li hanno posizionati non nei tratti di strada dove non ci sono i portoni o i cancelli, ma proprio davanti. Per far capire come è la situazione, l’altro giorno stavo per uscire dal portone di casa e mi sono dovuta bloccare dentro, perché c’era un topo enorme che camminava davanti al giardinetto dove ci sono i cassonetti della spazzatura. Prima di uscire ho dovuto aspettare che se ne andasse. Io mi vergogno di far venire persone a casa mia, perché quando entro con la macchina le esalazioni dell’immondizia non fanno respirare, e da una città come Roma e un quartiere centrare come questo non me l’aspetto”.

-A memoria d’uomo ricorda emergenza del genere?

“No, e non voglio dire che sia tutta colpa della Raggi. La sua colpa è quella di essere così presuntuosa, da pensare di poter essere lei a mettere a posto una città circondandosi di gente incapace che puntualmente viene sostituita. Di conseguenza, è lei incapace. Magari ci mette pure buona volontà non dico di no, ma dovrebbe fare un passo indietro, e dar modo di agire a persone in gamba. Perché non ce n’è una capace al Comune di Roma? Io giro abbastanza, sento parlare, e di grillini ne conosco tanti, e tra questi ci sono persone molto più intelligenti, che avrebbero delle idee innovative”.

-Cosa fa il Sindaco invece?

“Sta ferma in Campidoglio a pensare a spelacchio o a dire che entro il 2020 avremo seicento vigili in più. I vigili già ci sono, con questo non voglio dire che non servono, anzi, ma poi vanno messi sulla strada e non chiusi in Campidoglio, oppure solo a fare multe. Io dico sempre ai miei amici che non vivono a Roma che ormai la nostra città sembra Beirut. Questo perché la gente è incazzata, esasperata, ti suona quando è in macchina, ti manda a quel paese in tre secondi. I romani non erano così, non vedi più un sorriso in giro, nessuno che ti dica buongiorno”.

-Questo però non dipende solo dall’immondizia…

“No, anche da tutto il resto. Vogliamo parlare dei mezzi pubblici? L’altro giorno c’era un autobus fermo davanti allo stadio completamente inclinato su sé stesso perché si erano improvvisamente sgonfiate due gomme Immagino la paura della persone che c’era dentro che tra l’altro aspettano ore prima alla fermata. Ma stiamo scherzando? Ci sono autobus regolarmente fermi e rotti sulla salita della Cassia e questo più la spazzatura, e la sicurezza la sera, stanno facendo arrivare tutti i cittadini all’esasperazione. Io da sempre sono stata considerata una buonista, ma sto cominciando a rompermi le scatole per bene, immagino tanti altri cittadini che non sono tolleranti come me”.

-Se è così il cuore di Roma immagino la periferia…

“Invece mi hanno detto che in periferia, certo non in tutte, sono un po’ più attenti e passano con maggior frequenza a raccogliere la spazzatura. Probabilmente perché la periferia è più sotto l’occhio dei riflettori”.

-Ci sono però anche persone maleducate…

“Certo, quelle che lasciano il water o il materasso e non chiamano i servizi appositi per farli portare via. Poi arrivano i Rom che si prendono tutte le cose e se lo portano nei campi. Alla fine visto che le cose non funzionando i romani le lasciano perché sanno che da qualcuno verranno portate via. Ormai è veramente un cane che si morde la coda che non si sa come bloccare questa situazione, e poi chiedono di far venire l’esercito per aggiustare le buche di Roma… Ma veramente?

-Che differenza trova rispetto alle amministrazioni precedenti?

“Tutte le amministrazioni che ci sono state prima della Raggi non erano proprio delle “cime”, io litigai anche con Alemanno quando non preparò la città alla grande nevicata che paralizzò Roma, quindi non mi si può accusare di essere di parte, però devo dire che in passato la città era più pulita”.

-Che soluzioni si potrebbero prendere?

“Prima di tutto cambierei il Sindaco. Capisco i motivi per cui è stato votato, capisco la voglia di cambiare dei romani e la scelta di una persona giovane che si pensava in grado di dare soluzioni diverse, però ci sono giovani e giovani. Con la maggior parte dei grillini non puoi parlare, mi sembrano invasati come quelli delle sette. Se dici una cosa che è minimamente critica nei loro confronti ti viene rispedita indietro con violenza, ed è questa che mi spaventa, la loro aggressività. I leghisti non sono così, con loro parli discuti ti ci arrabbi e loro si arrabbiano con te, ma poi in qualche modo si arriva ad una soluzione. Sono proprio una certa parte di grillini ad essere violenti. Probabilmente quelli più ignoranti, che hanno studiato meno, letto meno, che si sono informati di meno e che rispondono solo al “guru”, per questo dico che sembrano una setta”.

-Sono tutti così?

“Ci sono altri grillini che ho conosciuto, che sono persone di tutto rispetto e anche loro sono incazzati, perché se si crea un movimento, deve essere rappresentato al meglio, invece loro sono rappresentati al peggio. Poi si lamentano che nei sondaggi vanno giù. Io ad esempio non sono totalmente d’accordo con Salvini, ma almeno dimostra di voler fare”

-Ha invitato il Sindaco Raggi per un caffè cosa le direbbe?

“La incontrai una sera ad una sfilata di Balestra, lei era seduta dall’altra parte della passerella, ma era davanti a me. Guardavo le sue espressioni, era incantata dagli abiti e dall’atmosfera, probabilmente perché non c’era mai stata prima e immaginavo cosa potesse pensare. Mi era venuto l’istinto di andare da lei per dirle: ‘Credimi, e te lo dice una donna che ne ha passate e viste di tutte, puoi farcela, ma devi toglierti quest’aria arrogante e presuntuosa che ormai fa parte del tuo essere Sindaco. Magari non lo sei nella vita privata, ma proprio per questo chiedi aiuto a persone competenti, perché è brutto aver fatto il Sindaco ed essere ricordata come una incapace. La gente è ormai esasperata ed ha portato i sacchi della spazzatura perfino davanti all’albero di Natale a Piazza Venezia - vorrei dirgli proprio questo - spogliati di tutta quell’aria di presunzione, e da maestrina e mettiti sul campo come tutti. Trova insieme ai romani che non si tengano per forza attaccata alla poltrona con lo scotch, soluzioni, perché sei il Sindaco di tutti i cittadini, non solo di quelli che sono in Campidoglio”.

-A parte i cittadini che non ne possono più mi sembra che lei sia una delle poche famose a lamentarsi…

“La gente non si sporca più le mani perché ha paura di essere aggredita non appena apre bocca. Io non ho paura di parlare, per questo invito il Sindaco a venire a vedere con i suoi occhi. La faccio entrare nel cancello, le faccio vedere in che condizioni sta, le faccio respirare l’aria che respiriamo noi e tutte le persone che vivono con i cassonetti che non vengono svuotati. Se non avessi mia figlia e mio nipote giuro che domani mattina farei le valige e andrei a vivere a Milano.

Anzi, Milano in questo momento dovrebbe essere la Capitale d’Italia. Proviamo a togliere lo scettro a Roma e poi vediamo che succede. Questa è una mia provocazione ma bisogna fare qualcosa che scuota altrimenti non c’è soluzione se non quella di andare via".

Rita Dalla Chiesa: “Caro Sindaco Raggi venga a prendere un caffè davanti ai cassonetti di casa mia”

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