Ritorna «Fleabag» sospesa tra dramma e tragedia

Raramente in questa rubrica ci occupiamo di seconde stagioni. Faremo uno strappo per Fleabag una serie inglese disponibile su Amazon Prime Video (la seconda stagione arriverà dal 17 maggio). Lo strappo si giustifica per due motivi: il primo è che è possibile recuperare la visione anche delle puntate precedenti. La seconda è che, capita, la prima era sfuggita al colpevole rubrichista che si scusa. Questa dramedy britannica è carica di ironia ed è veramente dissacrante. Fleabag racconta di una giovane londinese e della sua vita problematica, dovuta a una famiglia disfunzionale, alle difficoltà nel gestire una caffetteria assurda, che aveva aperto con la sua migliore amica, ora defunta, e alla sua instabile vita sentimentale. La parte drammatica del prodotto è devastante (tutto gira intorno a un suicidio) e la parte di commedia è esilarante. Da un lato c'è una discesa nel dolore e del lutto, la trama descrive le conseguenze della morte su chi resta con veridicità scioccante. Dall'altro c'è la capacita di stendere su tutto un'ironia british, a tratti cinica ma mai eccessiva. Merito della produttrice e sceneggiatrice, non che interprete principale, Phoebe Waller-Bridge una delle più brave su piazza in questo momento.

Per altro guardando la serie con a disposizione anche la seconda parte si ha una visione d'insieme migliore dell'opera (all'origine pensata per il teatro).

La prima stagione segue il percorso discendente di Fleabag (il soprannome della protagonista) verso l'autodistruzione, la seconda è la cronaca della sua rinascita e regala un sospiro di sollievo. Mostra le due facce della stessa medaglia ma in modo diverso.

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