"Non devi lasciarla per Camilla". Spunta la confessione di Filippo

Un’analisi accurata delle lettere che Lady Diana e il principe Filippo si scambiarono nel 1992 rivela che tra i due non vi era né gelo né astio, come raccontato in passato dai tabloid, bensì un rapporto amichevole e affettuoso

"Non devi lasciarla per Camilla". Spunta la confessione di Filippo

Nella storia dei reali del Novecento il principe Filippo, almeno secondo i tabloid, dovrebbe impersonare il ruolo del consorte regale spesso scontento del comportamento dei figli e delle nuore, freddo e interessato solo alle apparenze. In particolare il rapporto tra Filippo e Lady Diana sarebbe stato piuttosto burrascoso. Nulla di più lontano dalla verità, almeno secondo quanto sostiene l’autorevole programma televisivo francese (che è diventato anche un magazine popolare) “Secrets d’Histoire”, trasmesso da France 3. Gli esperti che lavorano in questa trasmissione hanno analizzato le lettere che Lady Diana e il principe Filippo si sono scambiati nel 1992, cioè nel bel mezzo della burrasca matrimoniale che ha sconvolto i principi di Galles.

Da queste missive emergerebbe un ritratto del principe consorte molto diverso da quello ipotizzato fin dal 2008 quando, ricorda Vanity Fair, un’amica della principessa del Galles aveva rivelato dei dettagli su delle presunte lettere piene d’astio inviate dal principe consorte alla nuora. La confidente si riferiva in particolare a dei messaggi che risalirebbero agli anni 1994 e 1995. Il duca di Edimburgo avrebbe scatenato l’ira di Lady Diana con parole che la fonte definisce “piene di crudeltà e disprezzo”. C’è da dire, però, che Buckingham Palace smentì subito queste indiscrezioni, spiegando che il principe Filippo aveva scritto alla nuora solo per offrirle il suo sostegno.

“Secrets d’Histoire” avrebbe scovato nelle missive del 1992 le prove che confermerebbero le dichiarazioni del palazzo reale. Lady Diana avrebbe scritto al suocero chiedendogli aiuto. Il suo matrimonio con il principe Carlo stava naufragando e lei non riusciva a trovare nessun appiglio che le consentisse di salvarlo. A quanto risulta Filippo assicurò alla principessa che “avrebbe fatto tutto il possibile” anche se doveva ammettere di non avere “un gran talento da consigliere matrimoniale”. In queste lettere Lady Diana si rivolgeva al suocero chiamandolo “caro papà”. Non sembrerebbe una conversazione tra due persone che si disprezzano. Non finisce qui.

Gli esperti reali di “Secrets d’Histoire” hanno evidenziato quanto il principe Filippo fosse amareggiato per la fine del matrimonio tra i principi di Galles e alla costante ricerca di una soluzione “perché capiva Diana, la sua difficoltà a integrarsi nella royal family. E forse anche perché si sentiva un po’ in colpa: lui e la regina avevano fatto molta pressione su quel matrimonio”. Poche frasi su cui, però, si potrebbero scrivere libri interi. Il principe Filippo non era indifferente alle difficoltà quotidiane che Lady Diana doveva affrontare non solo con Carlo, ma anche a corte. Del resto perfino il duca di Edimburgo si era dovuto abituare, almeno in parte, alle regole del protocollo. Un problema che, da Diana a Meghan Markle, sembra abbastanza frequente nella Firm. Per quanto riguarda le pressioni affinché Carlo sposasse Diana, la ragazza nobile, vergine e dolce, insomma perfetta per la famiglia reale, ne troviamo menzione in articoli e libri biografici.

C’è, poi, un altro dettaglio venuto fuori dalle lettere del 1992 e che dimostra l’appoggio incondizionato del principe Filippo a Lady Diana, ovvero l’antipatia per nulla celata nei confronti della rivale storica della nuora, Camilla Parker Bowles. Il principe consorte ha scritto: “È folle che un uomo del rango di Carlo rischi tutto per Camilla. Non avremmo mai immaginato che avrebbe potuto lasciarti per quella donna. Un’assurdità del genere non ci è mai neanche passata per la testa”. Per Filippo Diana era ancora la moglie impeccabile, nonostante i guai matrimoniali. Questo, almeno, trapela dalle lettere. Sembra che il duca di Edimburgo non considerasse Camilla all’altezza del figlio e che, per dirla tutta, non la trovasse neanche tanto affascinante rispetto alla principessa del Galles.

Filippo parla al plurale (non da intendere come plurale di maestà), forse perché il suo pensiero era condiviso dalla regina Elisabetta. È vero che la sovrana e Diana hanno avuto diverse incomprensioni, ma ciò non significa che Sua Maestà non la ritenesse una nuora degna di rispetto. Da notare anche un ultimo dettaglio.

Filippo riserva a Camilla due parole sprezzanti, a quanto pare usate anche dalla regina Elisabetta per riferirsi all’amante del figlio: “quella donna” (per la precisione Elisabetta II la definì "quella donna malvagia"). Un modo chiaro e diretto per far capire a Diana che di principessa del Galles ve ne era solo una, lei.

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