Il 30 dicembre 2016 i Pooh dicevano definitivamente addio alla scena e ai loro fan. Uno scioglimento annunciato e vissuto serenamente, che però non ha mai incontrato il favore del pubblico, che non si è mai arreso ad una possibile reunion. A distanza di tre anni Roby Facchinetti è tornato a parlare della separazione artistica da Dodi Battaglia, Red Canzian e Stefano D’Orazio. Lo ha fatto pubblicando sui social network una toccante lettera, il 30 dicembre, dove ha usato parole forti.
"Non mi par vero che siano passati soltanto tre anni da quella notte di Bologna; sembra un’eternità, che il sipario si è chiuso sulla magica avventura dei Pooh con Valerio che dall’alto ci accarezzava emozioni e ricordi", scrive su Facebook l'ex voce e tastiera dei Pooh, ricordando quella data che ha segnato in modo indelebile la sua vita e quella di milioni di fan. Roby non ha nascosto la sua malinconia e la sofferenza vissuta prima e dopo la decisione di sciogliere il gruppo: "Va da sé che i Pooh mi manchino, eccome. Abbiamo sofferto tantissimo scegliendo di spegnere i motori della macchina della musica. Tanti di voi si chiedano ancora perché, e moltissimi ci incitino a tornare insieme. Però, sapete, non è giusto creare false aspettative". Farlo, secondo Facchinetti, significherebbe rovinare la leggenda dei Pooh che, confessa, non potranno mai ritornarne: "Riccardo Fogli è stato importante per la bellezza dell’ultimo tour, e ormai senza di lui riprendere il discorso non sarebbe la stessa cosa. E senza Valerio, poi, senza il fondatore, senza il Poeta, è chiaro in modo definitivo che un ritorno dei Pooh sarebbe… senza Pooh. Senza verità".
Le parole scritte da Roby Facchinetti sono toccanti e lui stesso sprona i fan della band a tenere stretti i ricordi e le foto, nel cuore e negli occhi, "soffriamoci anche un po’: è giusto, inevitabile, forse persino bello. Ma non tocchiamole mai". Roby Facchinetti non ha nascosto la sua emozioni e commozione nel ripercorrere la storia della band "talmente perfetta, anche negli struggimenti del suo addio, che merita di rimanere negli annali della canzone italiana [...] I Pooh ormai non sono più, “solo fotografie” come cantava quel brano dell’84.
Grazie anche a quelle immagini, i Pooh sono diventati di più, sono in una dimensione più alta della storia della musica. Allora non sciupiamole, quelle foto, guardiamole all’infinito… ma senza rimpianti ma con l’orgoglio di esserci stati: perché alla fine, state tranquilli: i Pooh esisteranno sempre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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