Il Royal Baby è finalmente nato, Buckingham Palace ne ha dato notizia attraverso i social media, ma anche in un altro modo, più tradizionale e confacente a una nascita regale. Un avviso posto da due addetti di corte su un leggio color oro, alle 16.30, ha annunciato la nascita di Baby Sussex, una specie di proclama d’altri tempi che rimarrà esposto fino alle 8 di questa sera. Sull’avviso, però, non sono comparsi né i nomi, né le firme dei medici presenti al parto. Un ovvio strappo alla regola, poiché Meghan ha voluto selezionare con Harry lo staff medico e paramedico che avrebbe dovuto seguirla in un momento tanto importante.
Sul proclama è scritta la formula di rito: “La regina e la Famiglia reale sono felici della notizia che Sua altezza Reale la duchessa di Sussex ha dato alla luce senza complicazioni un figlio alle 05.26 antimeridiane di oggi. Sua Altezza reale e il bambino stanno entrambi bene”. Il proclama posto su un cavalletto per annunciare le nascite reali ha un’origine antica e, di solito, reca anche il nome del nascituro, ma in questo caso è stato fatto un altro strappo alla regola, dato che Harry e Meghan stanno ancora pensando a come chiamare il loro primogenito.
In passato l’avviso si scriveva a mano e, quando non c’era ancora la televisione o la radio, serviva a comunicare esclusivamente ai sudditi la lieta notizia. Quando il tasso di alfabetizzazione era molto basso, in epoca medievale, il compito di annunciare l’arrivo di un bambino reale era affidato a un banditore che girava per le strade. Anche le nascite dei piccoli Cambridge sono state rese note in questo modo dal banditore comunale Tony Appleton. Non sappiamo se quest’ultima tradizione verrà rispettata per Baby Sussex.
L’annuncio della sua venuta al mondo è già stata, in un certo senso, frutto di un “depistaggio”: quando i tabloid hanno diffuso la notizia del travaglio di Meghan, in realtà il bambino era già nato da alcune ore. Del resto i duchi di Sussex avevano già dichiarato di voler trascorrere le prime ore da genitori nella più assoluta riservatezza.
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