Russel Crowe e gli scherzi telefonici di Michael Jackson

Sono passati anni dalla sua morte, ma spuntano dettagli nuovi sulla vita di Michael Jackson: faceva gli scherzi telefonici a Russel Crowe

Russel Crowe e gli scherzi telefonici di Michael Jackson

Russel Crowe torna a parlare di Michael Jackson, come riporta Foxnews. A distanza di anni dalla morte, Jackson torna a far parlare di sé non per le polemiche legate alla sua dipartita, né su tutto quello che è stato detto di inesatto quando era ancora in vita, ma per qualcosa di molto divertente, che lo fa apparire sempre più umano, divertente, una bella persona: scherzi telefonici.

Crowe ha spiegato che Jackson è andato avanti con gli scherzi telefonici per due o tre anni, dopo aver scoperto il nome in incognito che l'attore utilizzava quando era ospite negli alberghi. I due non si erano mai incontrati, ma Jackson era solito rivolgersi amichevolmente a Crowe. Una parte della storia era stata già narrata da Crowe al The Sun nel 2013, ma pare che Crowe abbia scelto il primo aprile per celebrare gli scherzi dell'amico mai incontrato.

Questa storia restituisce un'immagine non esattamente inedita di Michael Jackson: nelle parole di Crowe, il cantante scomparso appare come un eterno bambino alla ricerca di una misura anche nello scherzo.

Molti dei dettagli relativi a Micheal Jackson, la cui figura in vita non pareva esattamente limpida, sono emersi solo dopo la sua morte: talvolta il gossip è impietoso e non consente alla persona colpita di mostrare come effettivamente sia nella realtà.

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