Sembravano finti, tanto erano perfetti. E forse, chissà, per un po' sono stati perfetti, e per un po' finti, come tutti. Il fatto è che l'espressione «come tutti» proprio non si è mai adattata a Brad Pitt e Angelina Jolie, la coppia mitologicamente buona, bella, impegnata, politicamente e socialmente, esponenzialmente hollywoodiana, umanitaria, leggera e però anche seria, nella vita e in certi argomenti di certi film, fra cinema e realtà, fra trame finte e vere, amanti sullo schermo, amanti fra le lenzuola, in crisi sullo schermo, in crisi fra le lenzuola. Che cos'era, un copione? Che cos'era, la vita, come capita «a tutti»? No, «tutti» non si può dire di Brad e Angelina, anzi, forse ora si può dire, e non dite con una punta di compiacimento, o di invidia perché insomma, lui è così incredibilmente bello, o di gomitata al bar, perché insomma, Angelina sarà magra, però... I Brangelina, che rendevano il Mulino Bianco una casa problematica, con i figli adottivi plurimi, con i figli naturali plurimi, una prole che è un inno alla famiglia, una dichiarazione di forza: «Noi possiamo» (suona come quello shampoo, ma in fondo Hollywood è sempre un po' uno slogan). Invece no, neanche loro possono. Con tutti i loro soldi, la loro bellezza, le loro possibilità infinite precluse a tanti che sono i «tutti» a cui non sono mai somigliati, le loro intenzioni che saranno state stucchevoli, ma sembravano così buone. Neanche Brad, neanche Angelina (chissà che cosa vorranno, Brad, e Angelina. Forse dovrebbero chiedere a Johnny Depp, pure lui ri-divorziato di recente, dalla bellissima Amber Heard). Lei dice, alla fine, che lui non è un buon padre per i suoi sei figli.
Lei è una madre che difende i suoi cuccioli. Non vuole soldi, dal padre cattivo, e in questo si dimostra, ancora, donna politicamente corretta e orgogliosa. Stile Brangelina. Lui non pervenuto, per ora. Non proprio come tutti, ma come tanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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