"Esclusi dalla discoteca perché sono di colore" La denuncia di Muccino

Denuncia social per Gabriele Muccino, che accusa una discoteca del ravennate di razzismo per non aver fatto entrare gli amici di suo figlio solo perché di colore

"Esclusi dalla discoteca perché sono di colore" La denuncia di Muccino

Gabriele Muccino utilizza spesso i social per comunicare con i suoi tantissimi ammiratori ma stavolta ha deciso di sfruttare la potenza di Facebook per una denuncia. L'attore ha mosso gravi accuse di razzismo nei confronti di un locale del ravennate per presunti comportamenti irrispettosi nei confronti di suo figlio e degli amici.

"Ieri sera mio figlio è andato con due amici di colore nel locale #Hof di Ravenna Porto Fuori. Si è sentito dire sia dal buttafuori che da un addetto al locale che lui poteva entrare ma gli amici no", esordisce il regista, rivelando una fatto sgradevole che sarebbe accaduto nel noto locale della Riviera Romagnola. Stando al racconto dell'uomo, i ragazzi avrebbero comunque aspettato un po' fuori dal locale, in attesa che qualcosa si sbloccasse per riuscire a entrare e fare serata con i loro coetanei. Ma nonostante tutto così non è stato: "Dopo oltre un'ora di attesa, alla domanda 'Perché?', è stato risposto: 'Perché loro sono neri e fanno casino'." Una risposta che ha fatto indignare Gabriele Muccino, che ha quindi deciso di rendere pubblico quanto avvenuto. "Stiamo sconfinando nell'#Apartheid", ha concluso il regista.

Al momento il locale chiamato in causa non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito alle parole di Gabriele Muccino, che non ha avuto remore nel nominarlo. Molti sono stati i commenti sotto il suo post anche da parte di persone che vivono da tanti anni la vita notturna della Riviera Romagnola e che hanno notato un profondo cambiamento. "Abito in Romagna... Giuro che è cambiata tantissimo, peccato, davvero peccato. Mi spiace per i tre ragazzi", ha scritto una ragazza. Tra quelli che solidarizzano con il figlio di Gabriele Muccino e con i suoi amici c'è anche chi viole sottolineare una presunta contraddizione nella percezione delle notizie che ogni giorno vengono riportate dai media e dai social. "Ma bravi tutti non ho sentito un commento da parte vostra delle forze dell'ordine aggredite a Napoli da dei ragazzini", ha scritto un ragazzo in riferimento a uno dei fatti di cronaca più noti degli ultimi giorni.

C'è anche chi cerca di ridimensionare la gravità di quanto accaduto a Ravenna, riportando un racconto di vita vissuta che, in qualche modo, si collega all'episodio discriminatorio raccontato da Gabriele Muccino: "A mia sorella durante un colloquio di lavoro 2 donne e 2 uomini, si è sentita rispondere che avrebbero preso gli uomini perché poi le donne rimangono incinte... Quindi meno problemi."

Il post del regista racconta uno spaccato dell'Italia attuale ma è anche scorrendo i commenti dei seguaci di Muccino che ci si può fare un'idea del Paese di oggi.

Non è detto che il locale decida di rispondere al regista o se preferisca la via del silenzio e del basso profilo ma il racconto di Gabriele Muccino muove accuse ben precise che difficilmente possono essere ignorate.

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