Cercare di stare al passo con tutte le novità che arrivano sulle piattaforme streaming è un’impresa quasi impossibile. Troppe le serie tv da vedere, troppe le novità che sulla carta sembrano esaltanti, esiguo il tempo da dedicare. Eppure basta poco per navigare a vista in questo mondo e trovare qualcosa di buono su cui poter discutere. Ad oggi e a scanso di equivoci, oltre al colosso di Amazon Prime Video, c’è quello di AppleTv che sta proponendo serie di alto livello e che vale la pena di vedere. Come Il serpente dell’Essex, nuova miniserie con un cast all star che è in streaming dal 13 maggio con i primi due episodi. Una serie che colpisce fin dall’inizio per una storia affasciante, in bilico fra un horror e un drama psicologico.
Liberamente ispirato all’omonimo caso editoriale di Sarah Perry, la nuova serie della AppleTv conferma la voglia del colosso dell’intrattenimento a pagamento – celebre per The Morning Show, Phisycal e altri ancora – la voglia di sperimentare e di portare in tv e in streaming qualcosa di nuovo, e di innovare un comparto che, da tempo, non riesce in nessun modo a spiccare il volo per proporre al pubblico un prodotto che resista allo scorrere del tempo. Giudicare Il serpente dell’Essex è, forse, un po’ troppo affrettato, ma alla luce dei primi due episodi, la serie ha tutte le carte in regola per diventare uno show di nicchia ma appetibile anche per un pubblico più generalista.
Una vedova, un prete e una leggenda popolare: la trama della serie tv
Ci troviamo a Londra nel 1893, in un’epoca di grandi tumulti per la capitale inglese. Un’epoca di cambiamenti e di lotte per i propri diritti. La storia si focalizza su Cora Seaborne, interpretata da una raggiante Claire Danes. La donna è rimasta da poco vedova e, alla morte del marito, spera di poter riacciuffare la vita e le passioni che – causa forza maggiore – è stata costretta a soffocare. Insieme alla sua governante fugge a Colchester, nell’Essex, e rincorre il mito e la leggenda di un mostro marino che si aggira in una tra le contee più grandi a est di Londra.
Mentre svolge le sue ricerche, si imbatte nel reverendo William Ransome, con il volto di Tom Hiddleston, con il quale istaura un rapporto di fiducia e basato sul dialogo, in cui Cora comincia ad approcciarsi alla fede religiosa. Le indagini sull’esistenza del serpente, però, si intrecciano a quelle di una bambina della città che è stata trovata morta in circostanze misteriose. La tragedia sconvolge tutti e gli abitanti arrivano ad accusare Cora di essere portatrice di sventura. La donna, così, si trova a combattere per la sua stessa innocenza.
Un super-eroe Marvel e una ex spia: due ruoli tutti da scoprire
Una serie dalle grandi aspettative che è curata in un regia cupa, rarefatta e da una fotografia splendida della campagna inglese. A questo si aggiunge una vicenda che è in bilico tra un drama di formazione e di una donna in cerca di se stessa, a quello di un delitto dal misticismo religioso e di un horror dai risvolti psicologici. Infatti, la serie non ha nessuna intenzione di svelare o meno l’esistenza del serpente, ma più che altro vuole raccontare la realtà dell’epoca che, alle soglie del nuovo secolo, era ancorata a tradizioni e vecchie superstizioni. In questo Il serpente dell’Essex trova in Tom Hiddleston e in Claire Daines due iconici protagonisti.
Il primo torna a recitare nel piccolo schermo dopo il successo di Loki, l’anti-eroe della Marvel, a cui la Disney ha dedicato una serie tv. Mentre Claire Daines resta nel piccolo schermo dopo il grande successo ottenuto con Homeland, lo spy-drama della Showtime Tv oggi disponibile su Sky. Due attori dai percorsi artistici diversi. Tom Hiddleton è caparbio e superbo nell’interpretare personaggi tormentati e misteriosi. La Daines, invece, è qui nelle vesti di una donna al passo con i tempi ma costretta a combattere i suoi demoni personali dopo la morte del marito. Due attori, due storie da raccontare ma uniti nel cercare di sbrogliare il nodo dalla matassa e capire dove inizia la verità e dove finisce la bugia.
Realtà e finzione: la leggenda dietro a Il serpente dell’Essex come metafora
La storia non si basa su fatti realmente accaduti. Anzi, la ricerca dell’esistenza del serpente non è altro che una metafora di vita. Ma in Inghilterra storie di creature mitologiche che incutono timore non sono nuove né al cinema, né in tv e né in letteratura. La serie, ovviamente, è un richiamo ben mirato ai miti e alle leggende che si snodano da tempi immemori in tutta l’Inghilterra. Come, ad esempio, il mito di Loch Ness che con il serpente dell’Essex ha molte similitudini. Ma, di fatto, la storia è più che una rilettura delle paure umane che prendono forma con il volto di mostri preistorici che, in realtà, non esistono.
Keira Knightely che ha rifiutato il ruolo da protagonista
Lo show di AppleTv prima di approdare in streaming ha avuto una difficile gestazione. Il personaggio di Cora, punto focale di tutta la storia, all’inizio era stato affidato a Keira Knightley, attrice celebre per Espiazione, La Duchessa e la saga dei Pirati dei Caraibi. La donna, però, è restia a legarsi a un progetto a lungo termine. Così, dapprima aveva accettato la parte, poi ha lasciato la produzione, rivelando di aver abbandonato il ruolo per poter stare insieme alla famiglia. In seconda battuta, poi, la scelta è caduta su Claire Daines che ha reso giustizia al personaggio di una donna complessa ma con tanta voglia di vivere.
Il libro da cui è tratta la serie
Anche in questo caso, la serie è liberamente ispirata a un romanzo di Sarah Perry, che in Italia è edito da Neri Pozza. Rispetto allo show di AppleTv, il libro non si prende molte licenze poetiche. Conserva il suo appeal e quella storia ricca di suggestioni e di colpi di scena. Gioca solo un po’ con il corso degli eventi, i quali vengono adattati per rendere più fruibile la storia agli occhi del pubblico.
Perché vedere Il serpente dell’Essex?
Una serie tv tutta da scoprire, da vedere e da assaporare.
Piace non solo perché regala uno sguardo schietto e sincero all’epoca vittoriana, ma merita di essere vista per una vicenda che non lascia scampo e che attare il pubblico in un vortice di emozioni. Un po’ dramma al femminile, un po’ horror, un po’ noir, Il serpente dell’Essex è la nuova scommessa della serialità post-pandemia, che affonda le mani nel passato per raccontare i timori del nostro presente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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