La terribile ipotesi di Luca Tommassini "Cosa volevano farmi con quelle fascette"

Il coreografo è tornato a parlare della violenta aggressione subita davanti casa pochi giorni fa da una banda di malviventi e ha rivelato aspetti scioccanti

La terribile ipotesi di Luca Tommassini "Cosa volevano farmi con quelle fascette"

Le grida, gli strattoni e la violenza risuonano ancora assordanti nella mente di Luca Tommassini. La tentata rapina subita domenica scorsa davanti alla porta della sua abitazione lo ha terrorizzato e dimenticare ora diventa difficile. L'art director di X Factor è tornato a parlare di quanto accaduto sui social network, svelando retroscena inquietanti dell'aggressione.

Domenica scorsa, mentre rientrava a casa, Luca Tommassini è stato sorpreso da una banda di aggressori sulla porta del suo appartamento. Alcuni uomini a volto coperto lo hanno assalito portandogli via il cellulare e le chiavi di casa e trattenendolo contro la sua volontà per almeno un'ora. Il coreografo si è salvato solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine chiamate dai vicini di casa che avevano sentito le grida del ballerino.

Mentre le forze dell'ordine indagano sulla tentata rapina, Luca Tommassini è tornato a parlare in prima persona della terribile vicenda vissuta. Attraverso la sua pagina Instagram il coreografo ha svelato cosa hanno ritrovato gli inquirenti vicino al portone di ingresso della palazzina dove abita e sulle scale dell'edificio. "Sono molto scosso per quello che mi è accaduto domenica notte - ha scritto sui social - una delle cose più sconvolgenti è la quantità di "fascette" che abbiamo trovato ovunque, dalle scale, al tetto, davanti la mia porta di ingresso e sul terrazzo...".

Un ritrovamento inquietante che getta ombre sulle reali intenzioni della banda, che forse non era interessata solo alla refurtiva, come ha ipotizzato Tommassini: "Che intenzioni avevano questi cinque criminali con borsoni pieni di ogni tipo di arma? Sapevano che ero in casa e quindi volevano "legarmi"?!?.... e chissà cos'altro...quanta "disumanità" in questa avventura". L'artista non ha negato di essere rimasto profondamente scioccato da questa cosa: "Il mio pensiero si fissa soprattutto su questo...

capisco la disperazione di chi ha fame e capisco chi ruba per sfamarsi, ammetto che anche io l'ho fatto quando ho dormito per strada a Los Angeles mentre cercavo di conquistare il mio sogno ma non capisco e mai capirò la cattiveria... il voler fare del male ad un altro essere umano. Vi condannerò a vita".

Sono molto scosso per quello che mi è accaduto domenica sera/notte... una delle cose più sconvolgenti è la quantità di "fascette" che abbiamo trovato ovunque, dalle scale, al tetto, davanti la mia porta di ingresso e sul terrazzo... che intenzioni avevano questi cinque criminali con borsoni pieni di ogni tipo di arma? Sapevano che ero in casa e quindi volevano "legarmi"?!?.... e chissà cos'altro...quanta "disumanità" in questa avventura #tommassinivirtualfamily .... il mio pensiero si fissa soprattutto su questo... capisco la disperazione di chi ha fame, e capisco chi ruba per sfamarsi, ammetto che anche io l'ho fatto quando ho dormito per strada a Los Angeles mentre cercavo di conquistare il mio sogno ma non capisco e mai capirò la cattiveria... il voler fare del male ad un altro essere umano. Vi condannerò a vita #lucatommassini #casatommassini

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