Il funerale della regina Elisabetta verrà ricordato per il suo silenzioso rigore e la sua magniloquente solennità. È sembrato la giusta e logica conclusione di un’era irriproducibile e inimitabile. Ma è davvero stato così, si è davvero chiusa questa fase della storia della Gran Bretagna? Sì e no, perché rimane ancora un interessante capitolo aperto: quello del testamento della Regina. Se ne parla da anni, con ipotesi azzardate e calcoli strampalati. Eppure dovremmo rassegnarci, perché noi comuni mortali "non sapremo mai nulla di certo sul testamento di un membro della famiglia reale". Parola di Lavinia Orefici, esperta della royal family inglese.
Il motivo? Tutti (o quasi) i testamenti della famiglia reale vengono secretati per anni. "Escluso quello della regina Elisabetta, l’ultimo in ordine di tempo è stato quello del principe Filippo, che secondo indiscrezioni dovrebbe essere stato aperto abbastanza recentemente – ha spiegato la Orefici -. Il Guardian avrebbe voluto partecipare all’udienza presso l’Alta Corte di Londra in cui veniva stabilita la segretezza del testamento, ma gli è stato proibito. Ha fatto ricorso ed è stato respinto, quindi il testamento di Filippo rimarrà segreto per 90 anni come stabilito in precedenza".
Anche il testamento di Elisabetta II rimarrà secretato così a lungo?
"Lei avrebbe voluto addirittura per 125 anni, ma poi c’è stata una mediazione sui 90 anni".
A cosa è dovuta tutta questa segretezza?
"La decisione risale al 1900, quando il fratello di Mary di Teck, regina consorte, aveva un’amante e quindi ha fatto in modo che il suo testamento rimanesse segreto. Questo è stato il punto di partenza per gli altri testamenti. Si tratta di una ragione di cuore".
Anche se non avremo mai una certezza, avanziamo delle ipotesi sul patrimonio della Regina. A quanto ammonta?
"C’è una distinzione da fare: tra i beni di un monarca e quelli privati del sovrano. Lo scettro, l’ampolla e la corona che abbiamo visto in questi giorni sulla bara di Elisabetta, così come la corona di Sant’Edoardo che verrà usata per l’incoronazione del re, fanno parte dei 'gioielli della Corona'. Vengono tramandati di monarca in monarca, e non erano quindi di proprietà di Elisabetta ma fanno capo al Crown Estate. Infatti queste corone non possono nemmeno lasciare la Gran Bretagna, ad eccezione di una. Affianco a questi ci sono i beni privati di un sovrano. Si stima che il patrimonio di Elisabetta II sia sui 400 milioni di sterline. Ma tutto è avvolto nel mistero. Di questo fanno sicuramente parte la residenza di Balmoral, dove la Regina è morta, e di Sandringham, dove ogni anno la famiglia reale passa le feste natalizie. Entrambe dovrebbero passare al primogenito, cioè Carlo III".
I suoi gioielli a chi verranno dati?
"Le tiare che abbiamo visto in questi anni ai matrimoni e ai pranzi di Stato hanno una lunga storia alle spalle: appartengono alla famiglia reale da secoli o sono state commissionate in tempi più recenti o sono state regalate loro come dono di nozze. I gioielli verranno suddivisi probabilmente in base a chi ha indossato cosa. Si dice che alla principessa Anna andrà in eredità l’anello di fidanzamento che il principe Filippo ha regalato a Elisabetta prima del matrimonio. La pietra sull’anello era della madre di Filippo".
Cosa lascerà Elisabetta II agli altri figli e nipoti?
"Il principe Andrea si è aggiudicato sicuramente i corgi. I due cani che hanno partecipato alla cerimonia funebre erano proprio un dono del figlio Andrea. Per quanto riguarda le proprietà, lui vive in una delle residenze che fanno capo alla Corona, il Royal Lodge, nel castello di Windsor. Lo stesso vale per il principe Edoardo, che risiede insieme alla sua famiglia a Bagshot Park, vicino Windsor. Con la morte di Elisabetta, il principe William è diventato più ricco , perché ha ereditato il ducato di Cornovaglia. Carlo ha dato a lui e sua moglie Catherine anche il titolo di principi del Galles. I figli George, Charlotte e Louis hanno infatti già cambiato cognome a scuola, da 'Cambridge' a 'Wales'. E poi c’è il capitolo Harry e Meghan. I loro bambini, essendo nipoti del re, dovrebbero diventare Altezze reali. Ma i genitori non sono più working royals, e questo rende la questione non scontata".
Le malelingue ultimamente sostengono che la Regina abbia estromesso dal testamento Harry. Lo crede possibile?
"Questa è una cosa che nessuno può sapere. Il testamento è talmente privato che non c’è modo di negare o confermare. Si potrà dire qualcosa invece sui titoli di Harry, perché dipendono in realtà dalle decisioni del padre. In base a quello che abbiamo visto durante il funerale, la cosa non promette in suo favore. Una grande differenza rispetto a quando c’era ancora Elisabetta, che durante i funerali di Filippo per azzerare le polemiche, ha imposto a tutti i membri della royal family gli abiti civili. Certo, Filippo non era il re. In questa occasione, durante il funerale del Capo delle Forze Armate, Carlo III non ha ipotizzato di cambiare le regole per non far sentire a disagio i principi Andrea e Harry. Nonostante siano gli unici ad aver servito veramente l’esercito: il primo nelle Isole Falkland, l’altro in Afghanistan. Ma dopo lo scandalo Epstein e la Megxit non si è potuto fare altrimenti".
Non potendo sapere con certezza come verranno distribuiti i suoi beni materiali, cosa lascia al mondo Elisabetta?
"Sicuramente un vuoto incredibile, perché è stata una figura di riferimento per il mondo intero. Non so se questa realtà è in grado di comprendere veramente il suo sacrificio e la sua devozione al lavoro. Non so per quale altro leader possa esserci l’affetto dimostrato per Elisabetta in questi giorni, le lacrime versate, le ore di fila per salutarla. Io non penso ci possano essere eguali. Lascia un grande insegnamento sul senso del dovere, ma non solo. Si è sempre comportata in modo impeccabile e con gli anni ha potuto mostrare anche un lato di sé più spiritoso, che l’ha fatta amare ancora di più dal popolo, come nei cameo con James Bond o l’orsetto Paddington. Mi viene in mente anche la foto pubblicata nel libro di Angela Kelly, in cui ha posato con le mani in tasca, perché non le era mai stato consentito di farlo prima. Sono tutti piccoli sfizi che si è tolta, ma solo dopo esser diventata un’icona. Questo la rende una figura inarrivabile per chiunque, non solo per Carlo, al centro delle polemiche in questi giorni per la scena della penna. Semplicemente lui non è sua madre. Elisabetta è cresciuta in un modo più rigido e non ha mai conosciuto cosa significasse avere una vita normale, a differenza dei suoi figli che sono stati decisamente più viziati. Vorrei, però, aprire una parentesi sul patteggiamento di Andrea: probabilmente è stato fatto sotto consiglio dello stesso Carlo, per non oscurare il Giubileo di Platino, nonché la fine del regno di Elisabetta II. E con il senno di poi è stata una scelta saggia. Quest’anno per la prima volta a Balmoral c’erano dei medici fissi: non sembra una casualità".
Pensa che la Regina non stesse bene già da tempo?
"Possibile. Dallo scorso ottobre sono sempre stati sottolineati dei problemi a livello motorio. Il tutto lascia pensare...".
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