I funerali della regina Elisabetta: un evento storico in mondovisione

Circa 4 miliardi di persone collegate da tutto il mondo per assistere alle esequie di Sua Maestà e per un giorno Londra diventa il centro del mondo

I funerali della regina Elisabetta: un evento storico in mondovisione

“Mentre ci prepariamo al nostro ultimo saluto voglio semplicemente ringraziare le innumerevoli persone che sono state così tanto di sostegno e conforto a me e alla mia famiglia in questo tempo di dolore”. Queste sono state le parole di re Carlo III poche ore prima che venissero chiusi gli accessi alla camera ardente di Westminster Hall. Buckingham Palace, lo scorso 18 settembre, ha diffuso un nuovo ritratto ufficiale della Regina, una foto in cui appare sorridente, scattata per il Giubileo di Platino del 2022 da Ranald Mackechnie.

Per l’ultima volta la sovrana ci ha “mandato un messaggio” attraverso i gioielli, indossando le immancabili perle e la spilla art deco composta da due pezzi in acquamaria e diamanti che suo padre, Giorgio VI, le regalò per il suo 18esimo compleanno, nel 1944. Il giorno dell’addio alla regina Elisabetta è arrivato. In quest’ultima settimana il mondo si è lentamente preparato all’ultimo saluto a una sovrana e a una donna il cui ricordo è, ormai, consegnato alla Storia.

L’ultimo saluto

Alle 10 (ora italiana) del 19 settembre 2022 il Big Ben ha suonato i suoi rintocchi in maniera nitida, prima che il martello della campana venisse coperto da un cuscinetto di pelle che dovrà attutirne i colpi per il resto di questa giornata di lutto. Alle 11:30 le telecamere hanno inquadrato il primo passaggio in auto di re Carlo III e del principe William, entrambi in alta uniforme, acclamati dalla folla assiepata lungo la strada che conduce all'Abbazia. La loro auto è seguita da quella su cui viaggiano, insieme, Kate Middleton, i principe George e Charlotte e la Regina consorte Camilla. Il principe Harry indossa abiti civili, dopo aver ottenuto dal re la dispensa speciale per l'uniforme durante la Veglia dei principi dello scorso sabato. A tal proposito c'è stata una polemica: alla divisa del duca di Sussex sarebbero state rimosse le iniziale della regina Elisabetta. Una cocente umiliazione simbolo di una tregua armata tra i Windsor Harry e Meghan.

Alle 11:46 la bara della regina Elisabetta, avvolta dallo stendardo reale formato da quattro pannelli che rappresentano l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda e sormontata dalla Corona, dallo scettro e dal globo, quest'ultimo simbolo del ruolo di difensore della religione assunto dai sovrani, ha lasciato Westminster Hall. È stata sistemata sull’affusto di cannone della Marina sul quale furono posti, rispettvamente nel 1952 e nel 2002, re Giorgio VI e la Regina Madre Elizabeth Bowes-Lyon, ma anchela regina Vittoria nel febbraio 1901, re Edoardo VII nel 1910, re Giorgio V nel 1936, lo zio di Carlo, Louis Mountbatten, nel 1979 e Winston Churchill nel 1965. Si tratta di un carro prodotto nel 1896 per la Royal Horse Artillery, ma che non è mai stato usato sui campi di battaglia.

Il feretro non viene trascinato da cavalli, ma portato da 142 marinai della Royal Navy, come stabilito da Elisabetta II. La prima, solenne processione di questa giornata, durata 8 minuti, è stata guidata da re Carlo III e dalla royal family. Per volere di Sua Maestà l'unica donna che ha preso parte alla processione è stata la principessa Anna. Kate e Camilla, come da protocollo, hanno preso posto in chiesa alle 11:40. Alle 11:52 la bara è entrata attraverso il West Gate, l’ingresso principale dell’Abbazia di Westminster.

A scandire questa processione i 96 rintocchi in onore degli anni della sovrana. Ad attenderla 2000 ospiti, 500 tra Capi di Stato, tra cui Biden, Macron e Mattarella e teste coronate, tra le quali i Reali di Spagna, i principi Alberto e Charlene di Monaco, i sovrani del Bhutan, il re e la regina di Giordania e persone comuni, ovvero medici, infermieri e volontari che fanno parte dei 200 nomi selezionati da Sua Maestà in occasione del suo 96esimo compleanno. Anche la first lady Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Zelenskij è ai funerali della monarca. Lo scorso 18 settembre ha incontrato Kate Middleton a Buckingham Palace. Tutti gli invitati hanno preso posto nell'Abbazia circa due ore prima dell'inizio della messa, seguendo il rigido protocollo stabilito da Sua Maestà e che è stato provato più volte per ridurre al minimo il rischio di imprevisti. Prendono parte alla cerimonia funebre i rappresentati di tutte le religioni, segno inequivocabile della capacità della sovrana, della sua immagine, di unire. Come annunciato da Buckingham Palace la sera dello scorso 18 settembre, anche i principi George e Charlotte, di 9 e 7 anni, erano presenti alle esequie di Stato.

alle 11:59 la bara della regina Elisabetta ha fatto il suo ingresso nell'Abbazia di Westminster, addobbata con fiori bianchi e verdi tra cui gigli asiatici, gladioli, la peruviana alstroemeria, l'eustoma originaria dell'America del sud e fogliame di quercia inglese, betulla e rametti di mirto. Il primo passo biblico che ha accompagnato l'entrata in chiesa della sovrana e aperto la cerimonia funebre è tratto da Giovanni (11, 25-26): "Io sono la Resurrezione e la Vita. Chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno". Il primo inno cantato è "The day thou gavest, Lord, is ended", scelto anche per le celebrazioni del Giubileo di Diamante della regina Vittoria nel 1897. Stando alle fonti ufficiali il funerale, organizzato secondo le più severe norme di sicurezza, è l'operazione di polizia più imponente nella storia britannica dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. I volti dei membri della royal family, da William e Harry fino ai piccoli George e Charlotte esprimevano il cordoglio nei confronti non solo della Regina, figura storica fondamentale per il regno, ma anche per la donna, per la nonna che non c'è più, ma che ha influito sulle loro vite in modo determinante.

I funerali di Stato sono stati officiati dal decano di Westminster e dall’arcivescovo di Canterbury. Nell'omelia è stato messo in evidenza il "senso del dovere", "l'incrollabile impegno" verso il suo ruolo e "l'amore per la famiglia" di Elisabetta II. Il decano di Westminster, David Hoyle, ha dichiarato: "Con gratitudine ricordiamo il suo impegno incrollabile per una chiamata così alta per tanti anni come regina e capo del Commonwealth. Con gratitudine lodiamo Dio per il suo costante esempio di fede e devozione cristiana. Con ammirazione ricordiamo il suo senso del dovere e la sua dedizione al suo popolo. Con gratitudine lodiamo Dio per il suo costante esempio di fede e devozione cristiana. Con affetto ricordiamo il suo amore per la famiglia e il suo impegno per le cause che le stavano a cuore. Ora, in silenzio, ricordiamo nei nostri cuori e nelle nostre menti i molti motivi di ringraziamento". Il decano di Westminster ha poi aggiunto: ""Ci riuniamo da tutta la nazione, dal Commonwealth e dalle nazioni del mondo, per piangere la nostra perdita, per ricordare la sua lunga vita di servizio disinteressato e con sicurezza per affidarla alla misericordia di Dio nostro creatore e redentore".

L'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha affermato: "Al suo 21esimo compleanno, la regina Elisabetta II, promise di servire il Paese e il Commonwealth, raramente una promessa è stata meglio mantenuta". Welby ha anche menzionato il celebre discorso della sovrana del 5 aprile 2020, in piena pandemia, quando Elisabetta disse: "Ci incontreremo di nuovo" (We'll meet again"), ma reinterpretandolo in chiave religiosa e orientandolo alla fede nell'aldilà. Prima dell'omelia la premier Liz Truss, invece, ha letto un brano dal Vangelo di Giovanni sulla promessa di un posto in Cielo fatta da Gesù ai suoi discepoli. Alle 12:43 nell'Abbazia di Westminster è stato intonato uno degli inni cantati al matrimonio della regina Elisabetta e del principe Filippo, tratto dal Salmo 23: "Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla".

I figli di Elisabetta e le rispettive consorti erano seduti uno accanto all'altro, di fronte alla bara. A pochi passi da loro c'erano i principe di Galles e i loro bambini. Harry e Meghan erano seduti in seconda fila, proprio dietro a re Carlo III. La Regina Consorte Camilla indossava una spilla di diamanti e tre zaffiri che è un omaggio alla suocera. Si tratta, infatti, della Queen Victoria’s Hesse Diamond Jubilee Brooch. Questo gioiello venne regalato alla regina Vittoria dai suoi nipoti per il suo Giubileo di Diamante. Infatti reca al centro il numero 60. Forse Camilla ha scelto proprio questa spilla per rendere un tributo ai due regni più lunghi della storia inglese, quello della suocera e quello di Vittoria (la quale è stata superata da Elisabetta II nel 2015).

Anche Kate Middleton ha scelto pochi gioielli dal profondo significato sentimentale: la collana Four Row Japanese Pearl Choker e gli orecchini, i Bahrain Pearl Drop Earrings. La prima, in perle e diamanti, venne prestata a Kate dalla Regina nel 2017. Entrambi i preziosi furono prestati per la prima volta a Lady Diana nel novembre 1982, in occasione del banchetto in onore di Beatrice dei Paesi Bassi. Da notare un particolare toccante: Kate ha indossato la stessa combinazione di gioielli per il funerale del principe Filippo. Queste scelte non sono mai solo frutto dell'emozione e del cordoglio. L'etichetta vuole che ai funerali si indossino "gioielli da lutto" o bianchi, appunto le perle e i diamanti.

Un altro dettaglio molto importante che non è sfuggito alle telecamere: sulla bara della regina Elisabetta, ricoperta dallo stendardo reale e su cui stanno la Corona, il globo e lo scettro e i fiori provenienti da Buckingham Palace, Clarence House e Highgrove, c'era anche un biglietto di re Carlo III, scritto a mano, dedicato alla madre e che diceva così: "In amorevole e devota memoria". Secondo quanto riportano i tabloid le composizioni floreali sulla bara non sono state create usando la schiuma, ma un preparato di quercia e muschio, per volontà del sovrano, il quale ha fatto del rispetto dell'ambiente una delle sue battaglie principali già quando era principe di Galles. I fiori scelti per decorare la bara sono il rosmarino, dal valore commemorativo, la quercia inglese, che simboleggia la forza dell'amore, i pelargoni, che sono una specie di geranio, le rose da giardino, l'ortensia autunnale, il sedum, le dalie e la scabiosa. Tutti nei colori dell'oro, del rosa, del bianco e del bordeaux per richiamare lo stendardo reale.

Alle 12:55 la salma è stata benedetta un'ultima volta prima della fine della messa. Alle 12:57, dopo l'omaggio ai caduti e la melodia "Last Post", suonata in onore dei soldati caduti, per salutare un'ultima volta chi ha compiuto il proprio dovere e riposerà in pace, tutta la nazione ha rispettato i due minuti di silenzio in memoria di Sua Maestà. Gli inglesi si sono fermati, persino gli autosti dell'autobus hanno spento i motori in segno di lutto. Alle 13:00 l'Abbazia è stata riempita dalle note dell'inno britannico. Alle 13:09 il feretro è stato preso in spalla dai militari, seguito da re Carlo III, la Regina Consorte Camilla e dietro di loro, la principessa Anna, il principe Andrea, il principe Edoardo e i principi di Galles William e Kate. Alle 13:14 la bara di Sua Maestà è uscita da Westminster Abbey ed è stata preparata per il tragitto verso Windsor .

Si calcola che abbiano seguito le esequie, in mondovisione, circa 4 miliardi di persone (i funerali di Lady Diana vennero seguiti da 2,5 miliardi di persone, mentre il suo matrimonio con re Carlo da 750 milioni, il matrimonio di William e Kate da 2 miliardi e quello dei duchi di Sussex da 1,9 miliardi di persone). La regina Elisabetta ha scelto per il suo addio l’Abbazia di Westminster poiché è stata teatro di alcuni degli eventi fondamentali della sua vita: il matrimonio con il principe Filippo nel 1947, il funerale di Lady Diana nel 1997, quello della Regina Madre nel 2002. Da 60 anni, cioè dal funerale di Winston Churchill, non si vedeva un evento di tale portata storica.

Una nota interessante è rappresentata dal fatto che le processioni preparate per i funerali della monarca sono state accompagnate dalle bande di cornamuse e tamburi dei reggimenti scozzese e Irlandese, e dal corteo militare con rappresentanti delle tre forze armate (esercito, Royal Air Force, Royal Navy) e dai Gurkha.

L'itinerario del feretro

Dopo la messa all’Abbazia di Westminster la bara è stata di nuovo posta sul carro militare per poi attraversare, il Mall, Green Park e St. James Park, Parliament Square, Whitehall, Constitution Hill fino a Buckingham Palace e all’Arco di Wellington (Hyde Park Corner), dove è arrivata alle 13:33. Il feretro arriverà a Windsor (20 miglia da Buckingham Palace), dove la sovrana ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita, ma prima la processione, circondata da due ali di folla, ha percorso il Long Walk e Albert Road per poi fermarsi sul Quadrilatero in un'atmosfera di silenzio, lo stesso raccoglimento solenne rispettato nel cuore di Londra e dentro l'Abbazia di Westminster.

Alle 16:59 la processione è arrivata a Windsor. Alle 17:22 il feretro è entrato nella Cappella di St. George per il Committal Service, a cui hanno partecipato 800 persone e che è stato trasmesso in televisione. Durante questa ultima funzione, in cui il Decano di Windsor e l’Arcivescovo di Canterbury hanno benedetto la salma, è stato eseguito un inno della tradizione ortodossa, Russian Kontakion of the Departed, che il principe Filippo aveva già scelto per il per il proprio funerale nel 2021. Il Decano di Windsor, David Conner, ha dedicato alla regina Elisabetta parole toccanti: "In un mondo rapido e spesso travagliato la sua presenza serena e dignitosa ci ha dato fiducia per affrontare il futuro come ha fatto lei, con coraggio e speranza. Con cuore grato, riflettiamo su questi e molti altri modi in cui la sua lunga vita è stata una benedizione per noi. Preghiamo che Dio ci dia la grazia di onorare la sua memoria seguendo il suo esempio".

Alle 17:39, però, sono stati rimossi dalla bara la Corona, realizzata in oro con 2.868 diamanti, 17 zaffiri, 11 smeraldi, 269 perle e quattro rubini. (Tra le pietre incastonate il Rubino del Principe Nero, lo Zaffiro Stuart e il diamante Cullinan II), lo scettro e il globo, cioè tutti gli emblemi terreni del potere temporale. Con questo gesto ufficiale la Regina è stata separata dalla donna, la sovrana dall'essere umano, ciò che è mortale da ciò che è spirituale. I simboli del potere sono stati posti sull'altare.

Infine alle 20:30 circa, dopo una cerimonia privata, la regina Elisabetta verrà deposta nella Cappella Memoriale di re Giorgio VI, che si trova nella Cappella di San Giorgio, accanto al padre Giorgio VI, alla madre Elizabeth Bowes-Lyon e alla sorella la principessa Margaret.

Contrariamente a quanto affermato dai tabloid in questi giorni, dunque, Sua Maestà non riposerà nella Royal Vault dove si trova il principe Filippo. La bara del duca di Edimburgo, invece, verrà spostata nella Cappella Memoriale di San Giorgio, accanto a quella della moglie. Così Elisabetta e Filippo saranno insieme per sempre.

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