"Ho visto morire mia sorella Anna, la più grande, sotto i miei occhi, soffocata. Stava mangiando gli gnocchi e uno le andò di traverso. Aveva 7 anni, io 5". Così Toto Cutugno racconta al Corriere della Sera la sua infanzia travagliata e non priva di disgrazie nella sua famiglia.
"Pochi mesi dopo nacque mio fratello Roberto, a cui voglio un bene dell’anima, che si ammalò di meningite e da allora, come previde il medico, ha avuto una vita agitata. E poi l’altra mia sorella, Rosanna, che è stata la prima bambina a essere operata al cuore in Italia, a Torino", rivela il cantante che aggiunge:"Papà si indebitò per quell’intervento. Che finì di pagare a rate nel 1978, due anni prima di morire".
Parlando, invece, della sua carriera si dice sorpreso ed emozionato di come le sue canzoni stiano spopolando non solo in Russia ma anche "in Ucraina, Albania, Polonia, Georgia, Azerbaigian, Kazakhstan, Egitto, Israele... ". "Credo - dice - che la canzone, la melodia, la lingua italiana abbiano un fascino insuperabile". Eppure la stampa e il mondo della musica lo ha sempre criticato: "Mi hanno definito un ruffiano, uno che cerca di vincere facile facendo leva sulle emozioni. Mah! Io penso solo di essere autentico. Per me, una canzone può essere più semplice o più difficile, più bella o meno bella, mai però qualcosa che io non senta e non viva dentro di me". A tal proposito Cutugno ricorda il successo de L’Italiano, una canzona nata in Canada mentre si esibiva davanti ad alcuni emigranti nel ristorante Mamma Rosa: "Avevamo con noi le chitarre e abbiamo cominciato a cantare. A un certo punto mi son fatto dare un pezzo di carta e ho messo giù un La minore-Re minore e poi il resto. Quindi ho chiamato Popi Minellono e gli ho detto: scrivimi il testo di questa canzone, vorrei intitolarla “Con quegli occhi di italiano”. Inizialmente avrebbe dovuto cantarla Adriano Celentano ma rifiutò, poi si pensò a Gigi Sabani ma " Solo quando la ascoltò Gianni Ravera e la definì un capolavoro mi decisi a cantarla io a Sanremo. Dove, com’è noto, la canzone arrivò al quarto posto nel voto della giuria e al primo nel voto popolare".
Cutugno conclude parlando del suo stato di salute e del cancro che lo divorò 10 anni costringendolo a vivere con un rene in meno:"Non gliel’ho data vinta. Ho combattuto e sto meglio. Il 17 dicembre riprendo con un concerto all’Olympia di Parigi. In Francia mi amano".
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