Tredici, il creatore della serie risponde alle accuse sull'aumento dei suicidi

Brian Yorkey, l’autore della serie tv Netflix, spiega di aver “dato uno sguardo onesto su bullismo, violenza sessuale e suicidio che ha aiutato il mondo a parlarne”

Tredici, il creatore della serie risponde alle accuse sull'aumento dei suicidi

Tredici, la serie tv Netflix che focalizza l’attenzione sulla piaga del bullismo nelle scuole statunitensi, è finita nell’occhio del ciclone per una recente ricerca del National Institutes of Health. Secondo un gruppo di psicologi dell’agenzia, ci sarebbe una correlazione fra la serie e gli aumenti dei suicidi tra i più giovani, soprattutto nella fascia fra i 10 e i 17 anni.

Brian Yorkey, l’autore di Tredici che nella fase di scrittura si è avvalso della consulenza della psichiatra Rebecca Hedrick, specialista del Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles, ha voluto rispondere in prima persona a queste accuse. Intervistato da The Hollywood Reporter, l’autore ha spiegato il suo punto di vista su questo discusso studio medico. “È sempre difficile – ha dichiarato – comprendere la correlazione con questi tipi di studi, dal momento che non sai chi ha guardato la serie tv o ne ha sentito parlare su giornali e in tv. Gli esperti concordano che molti fattori possono intervenire nella vita di un adolescente per spingerlo ad un gesto estremo”.

Tredici, Brian Yorkey respinge le accuse

Yorkey si è detto scioccato dalle notizie circolate nell’ultimo periodo, come la morte di una 12enne inglese che avrebbe deciso di togliersi la vita dopo aver visto la serie tv. Secondo Yorkey, Tredici avrebbe sollevato questioni completamente diverse. La serie, per il suo autore, “stimola il dialogo tra genitori, studenti ed esperti di patologie mentali sul suicidio giovanile, la depressione e il bullismo”.

Depressione e suicidio – sostiene Yorkey – sono aumentati negli ultimi anni ed è importante parlarne per evitare che diventi un tabù che stigmatizza le persone e impedisce loro di chiedere aiuto.

Tredici non è la prima serie tv che affronta questi temi e non è la prima serie che mostra atti di violenza espliciti. Ma crediamo di aver dato uno sguardo onesto su bullismo, violenza sessuale e suicidio che ha aiutato il mondo a parlarne”.

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