Tutti gli omaggi di Una settimana da Dio: dalla Bibbia a Friends

Una settimana da dio è la commedia con Jim Carrey e Jennifer Aniston che trabocca di riferimenti alla cultura pop e ai dogmi della religione cristiana

Tutti gli omaggi di Una settimana da Dio: dalla Bibbia a Friends

Una settimana da Dio è la commedia con Jim Carrey che andrà in onda questa sera alle 23.25 su Nove. La pellicola è diventata un cult non solo grazie al talento comico del suo protagonista, ma anche perché è farcita di rimandi e riferimenti a delle pietre miliari della cultura pop.

Una settimana da Dio, la trama

Bruce (Jim Carrey) è un giornalista di costume, "costretto" a fare servizi di colore su anziani e biscotti, che sogna di fare un salto di qualità e diventare l'anchorman del telegiornale della rete televisiva per cui lavora. Quando, tuttavia, il ruolo viene dato al suo acerrimo nemico (Steve Carrell), Bruce reagisce in modo violento e finisce con il perdere il lavoro. L'unica consolazione nella sua vita è la presenza della sua compagna Grace (Jennifer Aniston), che supporta e sopporta Bruce in ogni sua disavventura. Tuttavia ben presto nemmeno l'amore di Grace sembra bastargli più e Bruce comincia a provare un sentimento di rabbia crescente verso Dio, da cui si sente preso in giro.

Quello che Bruce non può immaginare è che l'Onnipotente (Morgan Freeman) in persona non solo ha sentito tutte le sue lamentele, ma è disposto a lasciargli tutti i suoi poteri per una settimana. A quel punto Bruce decide di sfruttare l'occasione e utilizza i poteri divini per ottenere tutto quello che ha sempre desiderato, arrivando a capire che forse la felicità risiede semplicemente nel rendersi conto di ciò che si ha già.

Tutti i riferimenti del film con Jim Carrey

Una settimana da Dio è un film che ha avuto un grande successo grazie soprattutto alle qualità istrioniche del suo protagonista: Jim Carrey, infatti, ha incarnato così bene l'uomo medio alle prese con i poteri divini che, per il pubblico, è stato pressoché impossibile resistergli. Eppure parte del motivo per cui la pellicola è diventata un cult che viene riproposto a intervalli più o meno regolari è da ricercarsi nella capacità di fare dei rimandi ad alcune pietre miliari della cultura pop. Ad esempio nel film c'è una scena in cui i teppisti che "bullizzano" il protagonista vengono presi di mira da Bruce stesso una volta ottenuti i poteri di Dio. Nella sequenza il boss della gang criminale viene in qualche modo "attaccato" alle parti intime da una scimmia. L'animale usato per la scena non è solo lo stesso con cui Jim Carrey aveva già avuto a che fare nella duologia di Ace Ventura, ma è soprattutto la scimmietta usata per molti episodi di Friends, sit-com per antonomasia, che Jennifer Aniston stava girando mentre era anche sul set di Una settimana da Dio.

Un altro riferimento alla cultura popolare è quello che lega Una settimana da Dio a Ritorno al futuro, pellicola di Robert Zemeckis con Michael J. Fox che ha creato uno standard sul tema dei viaggi nel tempo. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, Una settimana da Dio è stato girato a Buffalo, nello stato di New York. Tuttavia le scene con la piazza della città sono state girate negli studi della Universal e il set usato è lo stesso di Ritorno a Futuro, nello specifico quello in cui si trova la famosa Torre dell'Orologio. Nelle scene delle rivolte cittadine si può facilmente vedere la torre che ha tanta importanza nella trama di Ritorno al futuro. Inoltre c'è una sequenza in cui Bruce è seduto in macchina e, guardando dallo specchietto retrovisore, comincia a fare l'imitazione di Clint Eastwood e, nello specifico, del suo personaggio più famoso, l'ispettore Callaghan.

Essendo poi un film che scherza su molti dogmi della religione cristiana, Una settimana da Dio trabocca di rimandi a eventi narrati nella Bibbia. Come riporta IMDB sono tantissimi i momenti in cui Bruce finisce con il richiamare pagine delle Sacre Scritture ed eventi entrati anche nell'immaginario collettivo dei non credenti. Ad esempio, quando esce dall'ufficio in cui incontra Dio da cui ha ricevuto i poteri, Bruce cammina su una pozzanghera senza andare a fondo, richiamando il miracolo di Gesù di camminare sulle acque. Un altro miracolo è quello che viene omaggiato quando, alla festa per il suo successo lavorativo, Bruce tramuta l'acqua che sta bevendo in vino. Nella scena in cui è alla tavola calda e sta cercando di scendere a patti con l'idea di aver avuto davvero un colloquio con l'Onnipotente, Bruce separa la sua zuppa di pomodoro, richiamando l'apertura del Mar Rosso. La scena è anche accompagnata dalla colonna sonora del film del 1956 I dieci comandamenti.

Sempre legato a Mosé è il momento in cui Bruce viene visto vicino a un vitello d'oro: è un chiaro rimando di quando gli ebrei in esodo andarono incontro alla rabbia divina per aver adorato un dio pagano personificato proprio da un vitello d'oro.

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