"In tv ci vuole più ambiente e meno cronaca nera"

"Occuparsi dell'ambiente e degli animali dovrebbe essere interesse di tutti, non un'etichetta per un'élite di persone"

"In tv ci vuole più ambiente e meno cronaca nera"

Ambientalista, ecologista, animalista. Ma tutte queste definizioni le stanno strette, «perché occuparsi dell'ambiente e degli animali dovrebbe essere interesse di tutti, non un'etichetta per un'élite di persone». Licia Colò ha sempre avuto le idee chiare, fin da quando nel 2014 si è allontanata dal suo programma storico su Raitre, Alle falde del Kilimangiaro, per divergenze con la Rai. Da domenica torna al timone di Il mondo insieme, programma della festività pomeridiana su Tv2000 (alle 15.20), con la collaborazione di Giobbe Covatta. «Avremo un nuovo studio tv - racconta Licia - che rappresenta tutti gli ambienti del mondo, dal deserto, ai ghiacciai, alle foreste primarie».

Come lo raccontate, questo obiettivo?

«Lo faremo con reportage, per conoscere il mondo nelle sue tradizioni e particolarità. Avremo tanti inviati speciali, web blogger e travel blogger, in studio e lontani nel mondo. Verranno anche vip, nella prima puntata ci sarà l'attore Paolo Ruffini, che ci racconterà la sua Livorno, dopo il terribile nubifragio che ha colpito la città».

Ha detto che l'Italia dal punto di vista ambientalista è un po' indietro. Lo è anche la tv?

«Pensiamo ai fatti di questi giorni, Torino è in difficoltà per l'inquinamento, a Taranto i bambini non vanno a scuola. Questi temi dovrebbero trovare più attenzione sia in tv che altrove, ma fanno pochi ascolti. Non critico alcun tipo di tv, ma quando vedo programmi che indugiano per ore su casi di cronaca nera, che spiegano in che modo hanno ucciso, violentato, torturato una vittima, francamente spengo. Sono argomenti che, nel modo in cui vengono trattati, non sono utili a nessuno».

Dopo sedici anni di «Alle falde del Kilimangiaro», nel 2014 ha lasciato il programma...

«Veramente sono stata messa nelle condizioni di andare. Mi è stato detto da Rai Tre "se non ti vanno bene questi cambiamenti, allora sei fuori". Ma va bene così».

Oggi tornerebbe in Rai?

«Non

ho preclusioni, per me contano i progetti. Qui su Tv 2000 sto facendo esattamente quello che voglio fare. È meglio fare qualcosa che ti piace su un canale che non è forte come la Rai o fare qualcosa che non ti rispecchia?»

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