Tv, ora il Covid non fa più paura: ecco come viene affrontato

Ai tempi della variante Omicron, la tv va avanti nonostante la pandemia. Vaccini e mascherine salvano la programmazione. E in caso di emergenza, c'è chi conduce pure dal terrazzo di casa

Tv, ora il Covid non fa più paura: ecco come viene affrontato

A volte basta solo una mascherina. E via, si va in onda senza indugi. Ma in caso d'emergenza, scatta il piano b: telecamere e microfoni invadono gli spazi domestici. La tv la si fa da remoto. Ai tempi della variante Omicron, il piccolo schermo non si ferma, né teme gli intoppi dovuti a contagi e quarantene. The show must go on, alla faccia del virus. Sono ormai lontani i tempi in cui la programmazione televisiva si bloccava, falcidiata dagli effetti negativi dell'emergenza Covid. Grazie all'efficacia dei vaccini e all'esperienza maturata in due anni di pandemia, oggi la tv va avanti adottando soluzioni in grado di aggirare il problema.

La più originale, senza dubbio, la si è vista ieri sera a Quarto Grado: il conduttore Gianluigi Nuzzi, risultato positivo al Covid, è andato in onda in collegamento dal proprio terrazzo di casa, con una troupe appostata sul balcone dei vicini per rispettare il distanziamento. Bardato in alcuni momenti con un colbacco in testa, il giornalista ha portato a termine la rocambolesca puntata senza troppi intoppi, ottenendo peraltro un gratificante risultato di ascolti. Il 10 gennaio scorso, un analogo espediente aveva consentito a Nicola Porro - costretto alla quarantena dopo il contatto con un positivo – di condurre il talk show Quarta Repubblica dalla propria abitazione, con gli ospiti regolarmente accomodati nello studio televisivo. Sempre sul fronte Mediaset, la stessa sera, Piero Chiambretti aveva presentato TikiTaka dalle proprie stanze, in modalità "smart working". "Io che pensavo positivo, sono risultato positivo a un tampone", aveva scherzato il volto di Italia1 in apertura di puntata. Poi, facendosi serio, aveva aggiunto: "Se non avessi fatto il vaccino, forse non sarei qui a fare la trasmissione ma in ospedale".

Ma la sfida televisiva alla variante Omicron ha riguardato anche la Rai. Nelle ultime settimane, pure i programmi del servizio pubblico non hanno mollato il colpo di fronte agli inconvenienti pandemici. Ieri la giornalista Serena Bortone aveva condotto Oggi è un altro giorno con indosso una mascherina ffp2, per motivi di "estrema cautela" dopo il contatto con un positivo. Due giorni prima, Enrico Brignano – contagiato ma asintomatico – aveva realizzato il proprio varietà Un'ora sola vi vorrei dal divano di casa. All'inizio dell’anno, invece, Anna Falchi su Rai2 e Michele Mirabella su Rai3 si erano ritrovati a indossare la mascherina durante la diretta dei loro rispettivi programmi. E così hanno fatto pure Alberto Matano ieri e Serena Autieri oggi, su Rai1. Fino a pochi mesi fa, anche il solo sospetto di un contatto a rischio di contagio avrebbe bloccato intere squadre di lavoro, tra quarantene fiduciarie e icognite. Con ripercussioni negative sui palinsesti.

Il percorso a ostacoli che, nonostante tutto, sta consentendo ai programmi tv di non

spegnersi di fronte all’emergenza è il segno di una ripartenza nella quale si può credere davvero. Del resto - dentro e fuori dalla tv - non potrà essere il Covid a spegnere la "messa in onda" della vita.

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